I progetti riguardano alcune zone del verbanese e si resero necessari per via delle numerose chiusure causate da frane e cedimenti che si verificarono a più riprese nel 2000, 2009, 2014 e 2017. Oltre agli interventi sul fronte di montagna sulla SS34, nel 2000 fu ipotizzata la realizzazione delle due gallerie by pass di Cannobio e Cannero Riviera con lo scopo di alleggerire il traffico veicolare nei due centri abitati.
I tunnel andavano a inserirsi in un progetto che in precedenza aveva sfiorato l’idea di una nuova strada a mezzacosta e in ogni caso in uno più vasto che comprendeva la realizzazione di altre circonvallazioni prevedendo la realizzazione di quella di Verbania, un viadotto tra Gravellona e Fondotoce e il completamento della variante di Omegna con la costruzione della galleria del Bocciol. Quest’ultima fu l’unica ad essere realizzata, nel giugno 2014, dopo otto anni dall’apertura del cantiere.
Tra il 2002 e il 2004 furono stimati in 40 mln di euro i costi per la messa in sicurezza della SS34 quando venne presentato uno studio preliminare, inserito nel piano pluriennale delle opere Anas, che comprendeva la realizzazione delle gallerie, ma nel 2005 il progetto fu abbandonato per alcune criticità di ordine politico. Con la frana del novembre 2014 il progetto fu ripreso in mano e a fine novembre era arrivata la notizia dello stanziamento di 1,7 milioni per la messa in sicurezza della SS34 nel tratto tra Cannero e Cannobio inseriti nel “Patto per il Piemonte” finanziato dal governo.
Nel 2018 è stato firmato il Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte, Anas S.p.A., l’Unione del Lago Maggiore e i Comuni di Cannobio, Cannero Riviera, Oggebbio, Ghiffa e Verbania per procedere alla realizzazione dei primi interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza dei versanti lungo la S.S. 34 “del Lago Maggiore”, dal Confine di Stato a Ghiffa, tramite redazione di rilievi geomatici delle aree, degli studi, delle indagini sull’assetto geomorfologico dei versanti e dei progetti interessanti i tratti della SS 34 del Lago Maggiore, dal confine di stato in Comune di Cannobio, fino a Ghiffa.
Con la firma del Protocollo, la Regione, anche per tramite dell’Unione dei Comuni, si è impegnata ad effettuare studi geomorfologici dei versanti – ad esclusione dei tratti dove sono previste le gallerie la cui progettazione sono in capo ad ANAS – e a progettare e realizzare gli interventi per la loro messa in sicurezza, con reti paramassi, disaggi pilotati ed altre opere necessarie.
Anas Spa si occupa dello studio geomorfologico del versante in corrispondenza delle gallerie paramassi, i relativi progetti e la realizzazione delle due gallerie paramassi, di cui la prima a realizzarsi è quella tra Cannobio e Cannero-Riviera dove è caduta la frana nel 2017.
Dopo il complesso iter progettuale, i primi dei 20 lotti in cui è stata suddivisa l’operazione hanno cominciato a vedere gli operai all’inizio del 2022
In merito agli interventi di messa in sicurezza della strada statale 34 del lago Maggiore dopo solo un anno e mezzo dall'avvio delle opere, si è completato circa il 60% dei ben diciotto interventi previsti, prevedendo la loro ultimazione completa nel 2025.
I Comuni interessati dagli interventi sono Verbania, Ghiffa, Oggebbio, Cannero Riviera e Cannobio, con il comune di Verbania nominato soggetto sub attuatore delle opere previste, per ben 25 milioni di euro (fondi CIPE).
Ad oggi sono stati ultimati di fatto tredici interventi (uno nel Comune di Verbania, due nel Comune di Ghiffa, due nel Comune di Oggebbio, due nel Comune di Cannero- più uno di pronto intervento - e cinque nel Comune di Cannobio) e sono in fase di chiusura tre cantieri nel Comune di Cannero Riviera.
Gli ultimi due cantieri in opera sono nel Comune di Cannobio e sono quelli tecnicamente più complessi. Quello vicino al confine verrà concluso entro la fine dell’anno mentre quello per la realizzazione di una galleria paramassi richiede, visto la tipologia d'intervento, tempi più lunghi.
I lavori (stimati in 4.6 milioni di euro) in quota sono iniziati e a conclusione degli stessi, si darà poi avvio alla realizzazione della galleria paramassi.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Economia e della Finanza, Regione Piemonte, Provincia del Verbano Cusio Ossola, Comune di Verbania, ANAS S.p.A.; Unione del Lago Maggiore, Comune di Cannobio, Comune di Cannero Riviera, Comune di Oggebbio, Comune di Ghiffa.
Il 16 aprile 2020 la Corte dei Conti e il MEF hanno registrato due convenzioni tra Regione Piemonte e Ministero delle Infrastrutture che attribuiscono i primi 25 mln di euro provenienti dal FSC 2014-2020.
Nelle convenzioni sono contenuti gli interventi necessari, ovvero:
A fine settembre 2022 sono iniziati gli interventi per la messa in sicurezza della strada statale 34 del Lago Maggiore che prevedono, nel complesso, investimenti per 25 milioni di euro. La consegna dei cantieri partirà a Cannobio dal 29 settembre (con cinque punti d’intervento previsti compresi dal km 36+560 al km 39+050) per un costo complessivo di 1 milione e 741 mila euro, e a Cannero Riviera dal 5 ottobre (in due punti compresi dal km 26+300 al km 26+654) per 1 milione e 885 mila euro. I lavori vedranno la pulizia e il taglio selettivo di alberi e il consolidamento del versante con difese attive e passive, attraverso la posa di barriere paramassi e reti in aderenza.
Per lo svolgimento dei lavori vi sarà l’istituzione di un senso unico alternato, mediante impianto semaforico o movieri.
Con la firma del protocollo sono stimati in 60 mln di euro i costi complessivi articolati come segue:
In particolare si stimano i seguenti costi:
Le risorse finanziarie per la copertura del costo complessivo di 60 milioni sono:
In relazione alle gallerie by pass, il Comune di Cannobio era propenso a un’opera alleggerisse gli abitati dal passaggio del traffico veicolare. Non tutte le amministrazioni comunali interessate furono però concordi: netto fu il dissenso delle associazioni ambientaliste e numerose le proteste degli abitanti con terreni che sarebbero stati espropriati e qualche casa che avrebbe dovuto essere abbattuta. Tutto si travasò in una petizione che fece perdere le tracce dell’ipotizzata opera. Nel 2005 con il cambio in Regione il progetto venne abbandonato.