Il potenziamento della linea Torino- Fossano- Mondovì - Savona è necessaria e complementare allo sviluppo della nuova piattaforma logistica di Mondovì, nel cuneese, che si inquadra come retroporto naturale del porto di Savona. Con l’avvio dell’operatività del terminal portacontainer di Vado Ligure, nel dicembre 2019, le Regioni Piemonte e Liguria hanno deciso di investire nel potenziamento della linea ferroviaria, in particolare sulla tratta Fossano – San Giuseppe di Cairo.
A seguito di un protocollo di intesa sottoscritto a giugno 2022, è in corso un gruppo di lavoro composto dalle due regioni, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e RFI, che ha come obiettivo la definizione della domanda potenziale su ferro e il Quadro Esigenziale destinato ad essere input per uno sviluppo di un successivo Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP).
Inoltre, RFI ha già terminato l’adeguamento a massa assiale D4 (22,5 t/asse) per la tratta Trofarello-Fossano, così da consentire il transito ai treni merci con il massimo carico ammesso in Europa. Mentre la tratta Torino-Trofarello era già adeguata, la tratta sino a S. Giuseppe di Cairo è prevista in completamento entro il 2030. Infine, la tratta sino a Savona sarà realizzata in coerenza con gli esiti del gruppo di lavoro citato in precedenza.
L’adeguamento prestazionale richiede una verifica di tutte le opere d’arte lungo la linea (ponti, sottopassi, ecc.) ed eventuali rinforzi per sostenere l’incremento di carico.
A luglio 2024 RFI ha terminato la definizione del Quadro esigenziale legato al potenziamento infrastrutturale e gestionale della linea, attivato a valle dello studio condotto dalla Cabina di Regia della provincia di Cuneo e relativo alla definizione della potenziale domanda di utilizzo della tratta per il trasporto merci. Secondo l'ultimo aggiornamento, entro il primo semestre del 2025 verrà terminato il DocFAP (Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali) che darà indicazioni circa la fattibilità degli interventi inseriti nel quadro esigenziale, definendone le alternative progettuali e l'opportunità o meno di procedere con le fasi successive, in riferimento al quadro socio economico di riferimento. I principali elementi oggetto di valutazione convergeranno sulla possibilità di migliorare le caratteristiche prestazionali della linea portando a 500 m il modulo e a D4/D4L la massa assiale sull'intera tratta. Nel DOCFAP non saranno, invece, considerati interventi alla sagoma del tracciato tra Mondovì e Savona. Il problema dell'acclività della linea sarà affrontato attraverso la realizzazione di binari per composizione/scomposizione merci nella zona di Ceva.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rfi, Regione Piemonte, Regione Liguria.
Nel mese di maggio 2019 la Regione Piemonte ha confermato finanziamenti del FSC per 14 mln di € da destinare alla progettazione e realizzazione degli interventi per l'adeguamento del carico assiale alla massima categoria, vale a dire quella classificata D4 che consente il transito di un convoglio merci con una massa per asse fino a 22,5 tonnellate (attualmente invece le linee interessate da questo progetto presentano limitazioni che non consentono il transito di treni pesanti o prevedono prescrizioni restrittive). Prevista anche la soppressione di due passaggi a livello a Racconigi e a Cavallermaggiore.
Sul lato ligure, nel mese di ottobre 2019, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la risoluzione licenziata dalla quarta Commissione in merito al potenziamento ferroviario nella tratta Savona-San Giuseppe di Cairo: previsto il raddoppio della tratta Altare- Savona lungo la sede già predisposta e mai ultimata e la progettazione e la realizzazione di un nuovo tronco da Ceva ad Altare al fine di eliminare il collo di bottiglia esistente con enormi benefici sui tempi di percorrenza.
Nel maggio 2019 la Regione Piemonte ha confermato finanziamenti del FSC per 14 mln di € da ripartirsi tra le linee Torino- Savona, Fossano- Cuneo e Cuneo- Saluzzo.
Per la riclassificazione della massima massa assiale, RFI ha impegnato nella prima tratta già completata ulteriori 7,2 M €.