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Autostrada Asti-Cuneo: completamento.

ultimo aggiornamento: 03/04/2024
settore: Viabilità

Descrizione Progetto

La realizzazione dell’autostrada A33 Asti-Cuneo è inserita nella Delibera CIPE n. 121 del 21.12.2001 (Legge Obiettivo: 1° Programma delle infrastrutture strategiche) che la include nei sistemi autostradali e stradali del Corridoio Plurimodale Padano attribuendole un ruolo essenziale nel disegno complessivo dei traffici e delle comunicazioni che dalla Pianura Padana si irradiano verso l’Europa e il Mediterraneo. L'opera ad oggi è inserita nell'Allegato al DEF 2021 tra gli "Interventi prioritari stradali e autostradali".

Il collegamento autostradale Asti-Cuneo ha una lunghezza complessiva di 90 km e si divide in due tronchi, interconnessi tra loro da un tratto dell’autostrada A6 Torino-Savona:

  • il 1° tronco, costituito da n. 5 lotti, di lunghezza complessiva pari a 32 km, è compreso tra lo svincolo di Massimini (sull’autostrada A6 Torino-Savona) e Cuneo;
  • il 2° tronco, costituito da n. 10 lotti, di lunghezza complessiva pari a 58 km è compreso tra lo svincolo di Marene (sull’autostrada A6 Torino-Savona) e lo svincolo di Asti est (sull’autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia).

Il 1° tronco è stato completamente realizzato, in particolare:

  • nel luglio 2005 è stata aperta al traffico la tratta Carrù (fraz. Massimini)-S.Albano Stura di 11km;
  • nel febbraio 2012 è stata aperta la tratta Sant'Albano Stura-Castelletto Stura e la tangenziale di Cuneo con le due uscite di Cuneo Est e Cuneo Centro.

Relativamente al 2° tronco:

  • nell'aprile 2007 è stata aperta al traffico la tratta Isola d'Asti-Motta di Costigliole, Motta di Costigliole-Govone e Govone-Neive-Guarene (svincolo Castagnito);
  • a giugno 2007 è stata aperta la tratta tra l'A6 all'altezza di Bra-Marene e Cherasco;
  • a luglio 2012 viene aperta la tratta Isola d'Asti-Rocca Schiavino (svincolo per la SP456 del Turchino).

I lavori sono iniziati nel 1998 con legge n.125 e ad ottobre 2021 risultano realizzati 79 dei 90 km complessivi di autostrada. Dopo anni di ritardi e dibattiti, resta da ultimare la realizzazione della tratta Cherasco-Alba (lotto 2.6), che è stata sbloccata con la rinegoziazione del contratto di concessione tra il Ministero e il concessionario autostradale Autostrada Asti-Cuneo S.p.A., e l’adeguamento della tangenziale di Alba alle caratteristiche autostradali.

Nel gennaio 2021 la firma degli atti aggiuntivi tra ASTM e MIT ha consentito lo sblocco dei cantieri sul lotto 2.6, a sua volta ripartito nel lotto 2.6A (Verduno - Diga Enel) e 2.6B (Roddi-Verduno). I lavori sono stati completati nel 2023 sul lotto 2.6B, mentre sul lotto 2.6A è stato realizzato un nuovo progetto di viadotto (in sostituzione della galleria di Verduno) per il quale, nel settembre 2021, è stato avviato l'iter autorizzativo presso il Ministero dell'Ambiente per la VIA e la VAS.

Nel maggio 2021 si è svolta la prima seduta del Comitato di Supporto ai Lavori, coordinato dalla Regione Piemonte, finalizzato all'approfondimento delle tematiche legate ai cantieri, al cronoprogramma dei lavori, all'informazione corretta della cantierizzazione e alle opere di accompagnamento che si dovranno realizzare in un'ottica di piena condivisione delle scelte con il territorio.

A novembre 2021, in occasione di una serata organizzata dal Comitato di Supporto aperta a cittadini e stakeholder, la società concessionaria Asti-Cuneo S.p.A ha presentato pubblicamente il nuovo progetto di viadotto verso Bra, a seguito dell’eliminazione del progetto della galleria di Verduno. L’ultimazione di tale lotto insieme al raccordo funzionale dal lotto 2.6 alla tangenziale di Alba e la messa in sicurezza della tangenziale di Alba (ex lotto 2.5), consentirà di costituire un corridoio di collegamento tra il casello di Asti Est dell’A21 (Torino-Piacenza) ed il casello di Marene dell’A6 (Torino-Savona).

A dicembre 2021 la Giunta della Regione Piemonte ha dato il via libera alla Valutazione di Impatto Ambientale del progetto definitivo, che andrà al Ministero dell’Ambiente per il parere sulle richieste di integrazioni scaturite dalle analisi della progettazione. Il parere della Regione contiene, infatti, alcune prescrizioni di carattere ambientale e paesaggistico (tra cui la richiesta di attenzione alle acque sotterranee e di un piano di monitoraggio ambientale) che saranno prese in esame dal Ministero dell’Ambiente per poi dare avvio alle integrazioni al progetto e passare al progetto esecutivo.

Secondo una stima di Astra Cuneo (associazione di autotrasportatori) il mancato completamento dell’autostrada causa ogni giorno un danno di 300mila euro, 100 milioni ogni anno, per maggiori costi di carburante.

A novembre 2022, dopo l’insediamento del Governo presieduto da Giorgia Meloni, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha convocato il “Comitato di supporto dell’autostrada Asti Cuneo” per fare il punto della situazione sull’opera e presentare al nuovo Governo la documentazione per procedere con il lotto II.6A che collegherà Alba con Roddi e Verduno

Per questo lotto mancano ancora alcune autorizzazioni come le Valutazioni Ambientali e la localizzazione dell’opera. L’obiettivo è ottenerle entro febbraio 2023, in modo da cominciare i lavori entro la fine del primo semestre del 2023. Inoltre, sempre per questo tratto autostradale, il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) si è impegnato con il sodalizio di associazioni ambientaliste nel procedere a una valutazione comparativa tra la soluzione del tunnel e quella del viadotto (assegnata a un ente terzo e imparziale).

Proseguono invece in modo spedito i lavori del lotto II.6B, verso Alba, che collegherà Alba con Roddi.

Mentre per il lotto II.6a, verso Bra, è stato realizzato un nuovo progetto di viadotto a causa dell’insostenibilità finanziaria del progetto della galleria di Verduno e si è in attesa della valutazione di impatto ambientale

Il 3 aprile 2023 è stato aperto la penultima tratta dell’Autostrada Asti-Cuneo, il lotto 2.6B di collegamento tra la tangenziale di Alba allo svincolo di Alba Ovest collegando in modo diretto l'ospedale di Verduno. All’inaugurazione era presente anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. In questa occasione, il Ministro ha comunicato che il Ministero della Cultura ha dato parere favorevole con 31 prescrizioni al completamento dell'ultimo lotto dell’autostrada ed il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha evidenziato il tracciato viene mantenuto nella sua configurazione esterna seppure con giuste e doverose prescrizioni.

Il 20 aprile 2023, con la firma dei Ministeri dell’Ambiente e della Cultura al decreto di VIA, si è concluso l’iter autorizzativo per la realizzazione dell’ultimo lotto.

Dal 1° giugno ha aperto interamente al traffico la seconda carreggiata dell’autostrada Asti- Cuneo nel tratto tra Roddi e Verduno, rendendola percorribile su due corsie per senso di marcia.

Ad ottobre 2023, è arrivato il nullaosta del Ministero della Cultura che certifica l’ottemperanza di tutte le 31 prescrizioni presenti nel decreto di VIA, dando il via libera al cantiere dell’ultimo lotto.

Con Decreto Direttoriale 16678 del 24 novembre 2023 è stata adottata la determinazione conclusiva della Conferenza di Servizi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed accertato il perfezionamento dell’intesa Stato-Regione Piemonte sul progetto del lotto 2.6A.

Il cantiere 2.6.A prevede la realizzazione degli ultimi 5 chilometri dell’autostrada da Verduno a Cherasco in continuità, come previsto, con quelli già conclusi del lotto II.6.B. Secondo quanto annunciato, la tangenziale di Alba continuerà ad essere gratuita e percorribile liberamente tra Baraccone di Castagnito e Cantina Roddi. Gratuita anche l’uscita per l’ospedale di Verduno, attraverso un meccanismo di portale intelligente che cancella il pagamento per le auto dirette all’ospedale.

Approvato anche il pacchetto di opere complementari alla realizzazione dell’ultimo lotto per un valore di oltre 40 milioni di euro. Per quanto riguarda Alba, un secondo pacchetto di opere complementari, tra cui la tangenziale est, sarà collegato ai lavori di adeguamento della tangenziale di Alba, che sarà definito all’interno della conferenza dei servizi di quell’intervento che si terrà nel 2024.

Il completamento dell’intera opera è previsto per il 2024.

Soggetti coinvolti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Piemonte, ANAS S.p.A, Autostrada Asti Cuneo S.p.A, ASTM S.p.A., Provincia di Asti, Provincia di Cuneo, enti locali.

Cronoprogramma

1998
2024
2024
in linea col programma

Dettagli prossima fase

L’ultimazione dell’opera era prevista entro 4 anni dall’efficacia (registrazione dell’atto presso Corte dei Conti) della convenzione tra ANAS e la Società Asti-Cuneo Spa (11 febbraio 2008). I lavori sono iniziati nel 1998 e il completamento era previsto nel 2012. Stando all'attuale cronoprogramma: per ultimare il lotto 2.6A (con il viadotto di 400 metri che attraverserà la borgata Molino tra Verduno e La Morra) serviranno 46 mesi (aprile 2025) di cui 16 di iter autorizzativi ambientali e paesaggistici e 30 di cantieri; - per il tronco 2.6B dalla tangenziale di Alba a Verduno i lavori sono iniziati a fine gennaio 2021 e sono terminati a marzo 2023.

Copertura finanziaria

  • Disponibili 348 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 0 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Lavori in corso

Progettazione

La sezione autostradale è composta da 2 corsie a cui si aggiunge una terza corsia di emergenza per senso di marcia. Il primo tronco è completato e operativo tranne per la tratta del lotto 1.6, riguardante la tangenziale di Cuneo per un’estensione di 3,8 km.

Per quanto riguarda le opere complementari la nota del 07.11.2023 del Ministero delle infrastrutture prevede:

  • Interconnessione A33-SS661 in comune di Cherasco
  • Adeguamento SP7: tratto Roddi – Svincolo Alba Ovest- rotatoria ospedale Verduno-Pollenzo.
  • Piste ciclabili (Alba-Ospedale Verduno-Bra)
  • Variante SP7 in località Molino di Verduno.
  • Variante di Pollenzo e Via Nogaris
  • SP 7 Nuovo Ponte sul Tanaro (Comune di Verduno)
  • Percorso ciclo-pedonale (Pollenzo - Ospedale di Verduno - Verduno)
  • Predisposizione opere idrauliche per smaltimento delle acque provenienti dall’ospedale di Verduno.
  • Predisposizione opere idrauliche per continuità reticolo irriguo superficiale.

Costo dell'Opera

348.000.000

Dettaglio Costi

Il costo complessivo della tratta mancante Cherasco- Alba è di 348 milioni di euro, mentre il costo totale dell'intera infrastruttura (90km) ammonta a 1,457 miliardi di euro.

Con riferimento al costo complessivo, 782 milioni di euro sono stati finanziati con contributo pubblico, mentre la rimanente quota è a carico della Società concessionaria Asti-Cuneo S.p.A.

Finanziamenti disponibili

348.000.000

Dettaglio Finanziamenti

L'opera è finanziata tramite Cross-financing, un meccanismo di finanziamento che consente la realizzazione delle opere infrastrutturali tramite il sostegno di società concessionarie economicamente forti e in grado di effettuare investimenti di grande portata. Nel caso della A33 il Governo aveva ipotizzato il completamento dell'infrastruttura attraverso il finanziamento incrociato da parte di SATAP S.p.A., società concessionaria dell'autostrada A4 Torino-Milano.

L'ipotesi proposta dall'ex Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, prevedeva la proroga della scadenza della concessione della A4 Torino-Milano di 4 anni (dal 2026 al 2030) e aumenti tariffari annuali pari (al massimo) all’inflazione più lo 0,5% in cambio dell’obbligo, da parte d SATAP S.p.A, a finanziare i 348 milioni mancanti della Asti-Cuneo.

Tale ipotesi, approvata dalla Commissione europea con la decisione n. C (2018)2435 del 27 aprile 2018, non ha avuto seguito con il Governo successivamente insediatosi: il Ministro Danilo Toninelli, infatti, rimodulò completamente il Piano Economico Finanziario (PEF) escludendo la proroga della concessione per la A4 e l'aumento dei costi di pedaggio. La nuova soluzione, che pone comunque a carico di SATAP S.p.A (del Gruppo Gavio) il completamento dell’opera, prevede l'aumento del valore di subentro, cioè della cifra che il concessionario subentrante dovrà pagare al Gruppo Gavio dopo la gara che il MIMS farà nel 2026 per mettere nuovamente in concessione la A4. 

Con le deliberazioni CIPE, n.13 e n. 14 del 14 maggio 2020 è stata approvata la forma di finanziamento per la realizzazione dell’opera e le deliberazioni sono divenute esecutive con la registrazione alla Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficale n. 271 il 30 ottobre 2020.

A gennaio 2021 SATAP S.p.A e Asti-Cuneo S.p.A. hanno sottoscritto con il MIT due nuovi Atti Aggiuntivi alle rispettive Convenzioni per regolare l'operazione di cross-financing. Sulla base dei nuovi Atti Aggiuntivi, saranno realizzati da SATAP investimenti per un valore totale di circa 740 milioni di euro, di cui circa 630 milioni di euro relativi al riequilibrio e al completamento dell'autostrada Asti-Cuneo e la restante parte finalizzata al completamento degli investimenti sulla tratta di propria competenza. La firma degli Atti Aggiuntivi ha consentito di avviare i lavori e i progetti sui lotti 2.6A e 2.6B necessari al completamento dell'autostrada che apporterà importanti e positivi benefici per il sistema Paese in termini di maggiore occupazione, di crescita del sistema produttivo nazionale e piemontese, faciliterà la viabilità verso il nuovo Ospedale di Verduno e consentirà l'ammodernamento della rete infrastrutturale del territorio, garantendo per gli operatori economici del cuneese un migliore accesso alle grandi reti di comunicazione del Nord Italia.

Criticità

Politiche

Visioni discordanti tra gli ex Ministri delle Infrastruture Graziano Delrio e Dario Toninelli, hanno protratto i tempi in quanto è stato ri-negoziato con la Società concessionaria il PEF, approvato in via definitiva dal CIPE nel maggio 2020 con il meccanismo del Cross-financing.

Nel mese di agosto 2019 il CIPE ha esaminato ed approvato il nuovo modello basato sull’aumento del prezzo di subentro a 880 milioni per l’affidamento della gestione della Torino Milano (A4), già gestita dal Gruppo Gavio, e sull’anticipazione della scadenza della concessione al 2026. Il nuovo piano sostituisce quello precedente dell’ex Ministro Delrio che, facendo leva sul decreto “Sblocca Italia”, prevedeva la proroga della concessione della A4 e il finanziamento dell’opera tramite il rincaro dei pedaggi sulla stessa A4.

A fine ottobre l’Europa era ancora in attesa di una risposta dall’Italia; sul tavolo della Commissione Europea c’erano, infatti, due dossier: quello Delrio su cui era già stato espresso un parere positivo da parte dell’UE nell’aprile 2018, e il dossier Toninelli, inviato dall’ex Ministro nel periodo di passaggio tra il vecchio e il nuovo governo ed eventualmente da integrare se richiesto dall’UE.

A dicembre, il nuovo Ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, con un’informativa portata all’attenzione del “pre CIPE” ha dichiarato che si procederà con il piano Toninelli, ma con un valore di subentro rivisto in deciso ribasso. Nel 2026 sarà bandita una gara per l’affidamento della gestione sia della A4, a decorrere dal 2026, sia della A33, a partire dal 2031.  

Tecniche

In relazione al completamento dell'opera, alcune associazioni ambientaliste locali hanno sollevato dubbi e perplessità sull'ipotesi di realizzazione del viadotto del lotto 2.6A. Il progetto, presentato pubblicamente dalla Autostrada Asti-Cuneo S.p.A a novembre 2021, non è stato sostenuto dalle associazioni ambientaliste che, invece, vorrebbero tornare al progetto della galleria per ragioni ambientali e paesaggistiche.

Finanziarie

Un tema di natura finanziaria riguarda il sistema di riscossione pedaggi: le associazioni ambientaliste locali hanno chiesto la gratuità della tratta autostradale da Castagnito a Cherasco.

La Società concessionaria e il Presidente della Regione, Alberto Cirio, hanno confermato che sarà adottato un sistema di pedaggio flessibile Free flow che consentirà, tramite un sistema di lettura di targa, di poter gestire separatamente classi di veicoli e di esentare dal pagamento del pedaggio chi è diretto all’ospedale di Verduno.