Stampa pagina

Autostrada Asti-Cuneo: completamento.

ultimo aggiornamento: 04/04/2023
settore: Viabilità

Descrizione Progetto

La realizzazione dell’autostrada A33 Asti-Cuneo è inserita nella Delibera CIPE n. 121 del 21.12.2001 (Legge Obiettivo: 1° Programma delle infrastrutture strategiche) che la include nei sistemi autostradali e stradali del Corridoio Plurimodale Padano attribuendole un ruolo essenziale nel disegno complessivo dei traffici e delle comunicazioni che dalla Pianura Padana si irradiano verso l’Europa e il Mediterraneo. L'opera ad oggi è inserita nell'Allegato al DEF 2021 tra gli "Interventi prioritari stradali e autostradali".

Il collegamento autostradale Asti-Cuneo ha una lunghezza complessiva di 90 km e si divide in due tronchi, interconnessi tra loro da un tratto dell’autostrada A6 Torino-Savona:

  • il 1° tronco, costituito da n. 5 lotti, di lunghezza complessiva pari a 32 km, è compreso tra lo svincolo di Massimini (sull’autostrada A6 Torino-Savona) e Cuneo;
  • il 2° tronco, costituito da n. 10 lotti, di lunghezza complessiva pari a 58 km è compreso tra lo svincolo di Marene (sull’autostrada A6 Torino-Savona) e lo svincolo di Asti est (sull’autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia).

Il 1° tronco è stato completamente realizzato, in particolare:

  • nel luglio 2005 è stata aperta al traffico la tratta Carrù (fraz. Massimini)-S.Albano Stura di 11km;
  • nel febbraio 2012 è stata aperta la tratta Sant'Albano Stura-Castelletto Stura e la tangenziale di Cuneo con le due uscite di Cuneo Est e Cuneo Centro.

Relativamente al 2° tronco:

  • nell'aprile 2007 è stata aperta al traffico la tratta Isola d'Asti-Motta di Costigliole, Motta di Costigliole-Govone e Govone-Neive-Guarene (svincolo Castagnito);
  • a giugno 2007 è stata aperta la tratta tra l'A6 all'altezza di Bra-Marene e Cherasco;
  • a luglio 2012 viene aperta la tratta Isola d'Asti-Rocca Schiavino (svincolo per la SP456 del Turchino).

I lavori sono iniziati nel 1998 con legge n.125 e ad ottobre 2021 risultano realizzati 79 dei 90 km complessivi di autostrada. Dopo anni di ritardi e dibattiti, resta da ultimare la realizzazione della tratta Cherasco-Alba (lotto 2.6), che è stata sbloccata con la rinegoziazione del contratto di concessione tra il Governo e il concessionario autostradale Autostrada Asti-Cuneo S.p.A., e l’adeguamento della tangenziale di Alba alle caratteristiche autostradali.

Nel gennaio 2021 la firma degli atti aggiuntivi tra ASTM e MIT ha consentito lo sblocco dei cantieri sul lotto 2.6, a sua volta ripartito nel lotto 2.6A (Verduno - Diga Enel) e 2.6B (Roddi-Verduno). I lavori sono in corso di realizzazione sul lotto 2.6B, mentre sul lotto 2.6A è stato realizzato un nuovo progetto di viadotto (in sostituzione della galleria di Verduno) per il quale, nel settembre 2021, è stato avviato l'iter autorizzativo presso il Ministero dell'Ambiente per la VIA e la VAS.

Nel maggio 2021 si è svolta la prima seduta del Comitato di Supporto ai Lavori, coordinato dalla Regione Piemonte, finalizzato all'approfondimento delle tematiche legate ai cantieri, al cronoprogramma dei lavori, all'informazione corretta della cantierizzazione e alle opere di accompagnamento che si dovranno realizzare in un'ottica di piena condivisione delle scelte con il terriotrio.

A novembre 2021, in occasione di una serata organizzata dal Comitato di Supporto aperta a cittadini e stakeholder, la società concessionaria Asti-Cuneo S.p.A ha presentato pubblicamente il nuovo progetto di viadotto verso Bra, a seguito dell’eliminazione del progetto della galleria di Verduno. L’ultimazione di tale lotto insieme al raccordo lnzionale dal lotto 2.6 alla tangenziale di Alba e la messa in sicurezza della tangenziale di Alba (ex lotto 2.5), consentirà di costituire un corridoio di collegamento tra il casello di Asti Est dell’A21 (Torino-Piacenza) ed il casello di Marene dell’A6 (Torino-Savona).

A dicembre 2021 la Giunta della Regione Piemonte ha dato il via libera alla Valutazione di Impatto Ambientale del progetto definitivo, che andrà al Ministero dell’Ambiente per il parere sulle richieste di integrazioni scaturite dalle analisi della progettazione. Il parere della Regione contiene, infatti, alcune prescrizioni di carattere ambientale e paesaggistico (tra cui la richiesta di attenzione alle acque sotterranee e di un piano di monitoraggio ambientale) che saranno prese in esame dal Ministero dell’Ambiente per poi dare avvio alle integrazioni al progetto e passare al progetto esecutivo.

Secondo una stima di Astra Cuneo (associazione di autotrasportatori) il mancato completamento dell’autostrada causa ogni giorno un danno di 300mila euro, 100 milioni ogni anno, per maggiori costi di carburante.

A novembre 2022, dopo l’insediamento del Governo presieduto da Giorgia Meloni, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha convocato il “Comitato di supporto dell’autostrada Asti Cuneo” per fare il punto della situazione sull’opera e presentare al nuovo Governo la documentazione per procedere con il lotto II.6A che collegherà Alba con Roddi e Verduno.

Per questo lotto mancano ancora alcune autorizzazioni come le Valutazioni Ambientali e la localizzazione dell’opera. L’obiettivo è ottenerle entro febbraio 2023, in modo da cominciare i lavori entro la fine del semestre del 2023. Inoltre, sempre per questo tratto autostradale, il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) si è impegnato con il sodalizio di associazioni ambientaliste nel procedere a una valutazione comparativa tra la soluzione del tunnel e quella del viadotto (assegnata a un ente terzo e imparziale).

Proseguono invece in modo spedito i lavori del lotto II.6B, verso Alba, che collegherà Alba a Roddi.

Mentre per il lotto II.6a, verso Bra, è stato realizzato un nuovo progetto di viadotto a causa dell’insostenibilità finanziaria del progetto della galleria di Verduno e si è in attesa della valutazione di impatto ambientale.

Il completamento dell’intera opera è previsto per il 2024.

Ad aprile 2023 è stato aperto al traffico il lotto II.6b, 4,8 km che connettono la tangenziale di Alba allo svincolo di Alba Ovest collegando in modo diretto l'ospedale di Verduno. La circolazione viene gestita per circa due mesi con un regime provvisorio che prevede il transito a doppio senso di marcia su unica carreggiata per 2 km in direzione Cuneo.

Soggetti coinvolti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Piemonte, ANAS S.p.A, Autostrada Asti Cuneo S.p.A, ASTM S.p.A., Provincia di Asti, Provincia di Cuneo, enti locali.

Cronoprogramma

1998
2023
2024
in linea col programma

Dettagli prossima fase

L’ultimazione dell’opera era prevista entro 4 anni dall’efficacia (registrazione dell’atto presso Corte dei Conti) della convenzione tra ANAS e la Società Asti-Cuneo Spa (11 febbraio 2008). I lavori sono iniziati nel 1998 e il completamento era previsto nel 2012. Stando all'attuale cronoprogramma sul lotto 2.6A i lavoro inizieranno entro la fine del primo semestre del 2023 mentre i lavori sul lotto 2.6B proseguono speditamente e l'obiettivo è concludere l'opera entro il 2024. Ad aprile 2023 è stato aperto al traffico il lotto II.6b, 4,8 km che connettono la tangenziale di Alba allo svincolo di Alba Ovest collegando in modo diretto l'ospedale di Verduno. La circolazione viene gestita per circa due mesi con un regime provvisorio che prevede il transito a doppio senso di marcia su unica carreggiata per 2 km in direzione Cuneo.

Copertura finanziaria

  • Disponibili 348 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 0 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Lavori in corso

Progettazione

La sezione autostradale è composta da 2 corsie a cui si aggiunge una terza corsia di emergenza per senso di marcia. Il primo tronco è completato e operativo tranne per la tratta del lotto 1.6, riguardante la tangenziale di Cuneo per un’estensione di 3,8 km. Per il completamento autostradale tra le città di Asti e Cuneo resta da realizzare il lotto 2.6 Roddi-Diga Enel che si estende per 9,8 km, oltre il raccordo funzionale alla Tangenziale di Alba. Il lotto viene ancora diviso in due tronchi parziali:

  • 2.6A (Verduno - Diga Enel) lungo circa 4,8 km: a settembre 2021 è stato avviato l'iter autorizzativo al Ministero dell'Ambiente per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) e la VAS  (Valutazione Ambientale Strategica);
  • 2.6B (Roddi - Verduno) lungo circa 5 km: in corso di realizzazione.

Per quanto riguarda le opere di accompagnamento, il 5 aprile 2019 si è riunito, sotto la Regia dell’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Gabusi, il tavolo per la definizione delle opere complementari della A33. Al tavolo erano presenti i rappresentanti di: Città di Bra, Città Di Alba, Città di Asti, Città di Cuneo, Provincia di Asti e Provincia di Cuneo. Durante l’incontro è stato stilato l’elenco delle opere da trasmettere al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro Toninelli per un loro inserimento nella trattativa con il concessionario per il completamento della A33. Le richieste riguardano i seguenti interventi:

  • S.P. 7 tronco Roddi-Pollenzo: adeguamento del tracciato stradale dall’intersezione SP 3bis in Comune di Roddi sino al ponte sul Fiume Tanaro (compreso), per un importo pari a circa 28,6 Mln di Euro, di cui circa 7,5 milioni per il ponte stesso (come da computo aggiornato a luglio 2015) e adeguamento del tracciato finalizzato al miglioramento dei collegamenti tra area Albese e Braidese con i caselli di Alba Ovest e Cherasco, Lotto II SP7.
  • Variante di Pollenzo e relativi adeguamenti. Collegamento tra il Ponte di Pollenzo e Via Nogaris in Comune di Brà per un importo di circa 2,5 mln di euro.
  • Realizzazione del “Terzo ponte” sul Tanaro ed opere di collegamento alla viabilità esistente e lo svincolo del Mogliasso e Viale Cherasca, nel Comune di Alba, per un importo di circa 28 Mln di euro.
  • Realizzazione del collegamento tra via 25 aprile e via Rio Misureto, per convogliare direttamente il traffico proveniente dalle Langhe, attraverso la ex SS 29, su terzo ponte ed autostrada, per un importo di circa 8,5 Mln di euro.
  • Realizzazione bretella di scorrimento veloce Sud-Ovest di Asti per collegare la SR10 in prossimità del casello autostradale di Asti con la SS231 in località Rocca Schivino, per un importo di circa 70 Mln di euro.
  • Bretella di scorrimento veloce di Cuneo da Rotatoria MIAC a rotatoria Est/Ovest (SP 422), importo in via di definizione (esiste il computo per l’originaria ipotesi di tracciato autostradale).

Il suddetto elenco di interventi è stato trasmesso formalmente al Presidente del Consiglio e al Ministro il 9 aprile 2019.

Costo dell'Opera

348.000.000

Dettaglio Costi

Il costo complessivo della tratta mancante Cherasco- Alba è di 348 milioni di euro, mentre il costo totale dell'intera infrastruttura (90km) ammonta a 1,457 miliardi di euro.

Con riferimento al costo complessivo, 782 milioni di euro sono stati finanziati con contributo pubblico, mentre la rimanente quota è a carico della Società concessionaria Asti-Cuneo S.p.A.

Finanziamenti disponibili

348.000.000

Dettaglio Finanziamenti

L'opera è finanziata tramite Cross-financing, un meccanismo di finanziamento che consente la realizzazione delle opere infrastrutturali tramite il sostegno di società concessionarie economicamente forti e in grado di effettuare investimenti di grande portata. Nel caso della A33 il Governo aveva ipotizzato il completamento dell'infrastruttura attraverso il finanziamento incrociato da parte di SATAP S.p.A., società concessionaria dell'autostrada A4 Torino-Milano.

L'ipotesi proposta dall'ex Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, prevedeva la proroga della scadenza della concessione della A4 Torino-Milano di 4 anni (dal 2026 al 2030) e aumenti tariffari annuali pari (al massimo) all’inflazione più lo 0,5% in cambio dell’obbligo, da parte d SATAP S.p.A, a finanziare i 348 milioni mancanti della Asti-Cuneo.

Tale ipotesi, approvata dalla Commissione europea con la decisione n. C (2018)2435 del 27 aprile 2018, non ha avuto seguito con il Governo successivamente insediatosi: il Ministro Danilo Toninelli, infatti, rimodulò completamente il Piano Economico Finanziario (PEF) escludendo la proroga della concessione per la A4 e l'aumento dei costi di pedaggio. La nuova soluzione, che pone comunque a carico di SATAP S.p.A (del Gruppo Gavio) il completamento dell’opera, prevede l'aumento del valore di subentro, cioè della cifra che il concessionario subentrante dovrà pagare al Gruppo Gavio dopo la gara che il MIMS farà nel 2026 per mettere nuovamente in concessione la A4. 

Con le deliberazioni CIPE, n.13 e n. 14 del 14 maggio 2020 è stata approvata la forma di finanziamento per la realizzazione dell’opera e le deliberazioni sono divenute esecutive con la registrazione alla Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficale n. 271 il 30 ottobre 2020.

A gennaio 2021 SATAP S.p.A e Asti-Cuneo S.p.A. hanno sottoscritto con il MIT due nuovi Atti Aggiuntivi alle rispettive Convenzioni per regolare l'operazione di cross-financing. Sulla base dei nuovi Atti Aggiuntivi, saranno realizzati da SATAP investimenti per un valore totale di circa 740 milioni di euro, di cui circa 630 milioni di euro relativi al riequilibrio e al completamento dell'autostrada Asti-Cuneo e la restante parte finalizzata al completamento degli investimenti sulla tratta di propria competenza. La firma degli Atti Aggiuntivi ha consentito di avviare i lavori e i progetti sui lotti 2.6A e 2.6B necessari al completamento dell'autostrada che apporterà importanti e positivi benefici per il sistema Paese in termini di maggiore occupazione, di crescita del sistema produttivo nazionale e piemontese, faciliterà la viabilità verso il nuovo Ospedale di Verduno e consentirà l'ammodernamento della rete infrastrutturale del territorio, garantendo per gli operatori economici del cuneese un migliore accesso alle grandi reti di comunicazione del Nord Italia.

Criticità

Politiche

Visioni discordanti tra gli ex Ministri delle Infrastruture Graziano Delrio e Dario Toninelli, hanno protratto i tempi in quanto è stato ri-negoziato con la Società concessionaria il PEF, approvato in via definitiva dal CIPE nel maggio 2020 con il meccanismo del Cross-financing.

Nel mese di agosto 2019 il CIPE ha esaminato ed approvato il nuovo modello basato sull’aumento del prezzo di subentro a 880 milioni per l’affidamento della gestione della Torino Milano (A4), già gestita dal Gruppo Gavio, e sull’anticipazione della scadenza della concessione al 2026. Il nuovo piano sostituisce quello precedente dell’ex Ministro Delrio che, facendo leva sul decreto “Sblocca Italia”, prevedeva la proroga della concessione della A4 e il finanziamento dell’opera tramite il rincaro dei pedaggi sulla stessa A4.

A fine ottobre l’Europa era ancora in attesa di una risposta dall’Italia; sul tavolo della Commissione Europea c’erano, infatti, due dossier: quello Delrio su cui era già stato espresso un parere positivo da parte dell’UE nell’aprile 2018, e il dossier Toninelli, inviato dall’ex Ministro nel periodo di passaggio tra il vecchio e il nuovo governo ed eventualmente da integrare se richiesto dall’UE.

A dicembre, il nuovo Ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, con un’informativa portata all’attenzione del “pre CIPE” ha dichiarato che si procederà con il piano Toninelli, ma con un valore di subentro rivisto in deciso ribasso. Nel 2026 sarà bandita una gara per l’affidamento della gestione sia della A4, a decorrere dal 2026, sia della A33, a partire dal 2031.  

Tecniche

In relazione al completamento dell'opera, alcune associazioni ambientaliste locali hanno sollevato dubbi e perplessità sull'ipotesi di realizzazione del viadotto del lotto 2.6A. Il progetto, presentato pubblicamente dalla Autostrada Asti-Cuneo S.p.A a novembre 2021, non è stato sostenuto dalle associazioni ambientaliste che, invece, vorrebbero tornare al progetto della galleria per ragioni ambientali e paesaggistiche.

Finanziarie

Un tema di natura finanziaria riguarda il sistema di riscossione pedaggi: le associazioni ambientaliste locali hanno chiesto la gratuità della tratta autostradale da Castagnito a Cherasco.

La Società concessionaria e il Presidente della Regione, Alberto Cirio, hanno confermato che sarà adottato un sistema di pedaggio flessibile Free flow che consentirà, tramite un sistema di lettura di targa, di poter gestire separatamente classi di veicoli e di esentare dal pagamento del pedaggio chi è diretto all’ospedale di Verduno.