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Interporto di Novara C.I.M. Spa: potenziamento.

ultimo aggiornamento: 05/03/2024
settore: Piattaforme logistiche intermodali

Descrizione Progetto

L’interporto di Novara (Centro Intermodale Merci di Novara, CIM Spa) è un nodo logistico di fondamentale importanza per le relazioni commerciali tra il Nord Ovest italiano, il Mediterraneo e l’Europa Centro Orientale, in quanto posizionato all’incrocio tra i due Corridoi europei TEN-T Mediterraneo e Reno-Alpi.

Dal punto di vista dei collegamenti, il CIM si trova in prossimità dell’Autostrada A4 Torino-Milano alla quale è collegato mediante la tangenziale di Novara. Inoltre, l’aeroporto di Malpensa dista soli 31 km e può essere raggiungibile direttamente attraverso la SS341. Si sta rafforzando sempre più la sua posizione di primario livello nel panorama degli interporti italiani soprattutto per quanto riguarda l’attività intermodale che, con riferimento ai traffici verso il nord Europa (in particolare Belgio e Olanda), si posiziona come secondo terminal intermodale a livello nazionale.

Il centro intermodale è stato costituito nel 1987 e da allora la sua posizione nel panorama degli interporti italiani si è sempre più consolidata e rafforzata, soprattutto per quanto riguarda l’attività intermodale. Oggi il CIM si estende su una superficie di 600.000 mq con un terminale di cui un terzo è destinato allo scambio con sette binari da 650 metri, quattro da 400 metri, gru semoventi, 76.000 mq magazzini destinati alla logistica, uffici ed un raccordo allo scalo ferroviario del Boschetto. Sono insediate oltre 40 aziende che danno lavoro a più di 750 persone, tra diretti e indiretti e vengono gestiti oltre 60 coppie di treni settimanali.

Ad ottobre 2021 l’interporto Cim di Novara ha affidato alla società Combiconnect, costituita all’inizio del 2021, la gestione del suo terminal intermodale dal 18 settembre 2021, in seguito a un accordo siglato il 15 settembre tra Combiconnect ed Eurogateway. Quest’ultima continua a gestire il terminal di Novara Boschetto.

La Commissione Logistica di Confindustria Piemonte ha presentato alla Regione Piemonte (ad ottobre 2021) il Position Paper "Infrastrutture e Logistica per il Piemonte e il Nord Ovest" che delinea le 10 priorità di lavoro per lo sviluppo logistico e infrastrutturale del Piemonte. In questo documento si rimarca la necessità di valorizzare i nodi logistici consolidati per l'incremento dell'offerta logistica (anche sotto il profilo della digitalizzazione) e della necessità di completare i lavori sul nodo ferroviario di Novara entro il 2026 per lo sviluppo di questo areale.

Soggetti coinvolti

Combiconnect Srl (Hupac Spa), Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Rfi, CIPE

Cronoprogramma

2021
2024
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in linea col programma

Dettagli prossima fase

Nel corso del 2024 si realizzeranno interventi di ampliamento del terminal intermodale e realizzazione di automazione di processo attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici a supporto dell’operatività.

Copertura finanziaria

  • Disponibili 0 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 6 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Lavori in corso

Progettazione

Il 2019 è stato un anno di transizione a seguito delle dismissioni delle partecipazioni dei soci pubblici (Comune di Novara e Provincia prima, e Finpiemonte Partecipazioni e SI.TO Spa poi) e l’acquisizione delle quote di maggioranza della società Combiconnect Srl, controllata da Hupac Spa. Le aree di sviluppo si articolano verso nuove strutture destinate alla logistica, nuove tecnologie hardware e software di ultima generazione e all’adeguamento agli standard europei dei terminal Cim Ovest e Boschetto.

Oltre ai lavori di potenziamento del CIM, sono tre i progetti che riguardano l'area novarese e che sono stati confermati, a fine 2019, dall'Assessore Regionale ai Trasporti e dal sindaco di Novara in occasione di un incontro con l'amministratore delegato di Rfi:

  • il "baffo ferroviario" a Nord che consentirà di liberare la linea Novara - Domodossola dai convogli dei treni merci che verranno deviati verso il Boschetto. La fine dei lavori è prevista per il 2024-2025 (v. scheda sul nodo ferroviario di Novara).
  • rafforzamento dell'Auostrada Viaggiante con spostamento del terminal dell'autostrada in un ambito più funzionale;
  • i nuovi fasci ferroviari da 750 metri di lunghezza idonei alla movimentazione dei treni europei di ultima generazione all'interno dello scalo Boschetto.

A febbraio 2021 sono stati confermati i lavori di completamento dei binari di accesso allo scalo che collegano l'interporto, tramite Novara Boschetto, alla stazione di Novara. Attualmente esiste un ponte con tre linee di accesso che può ospitare fino a sei binari di raccordo, che collega il Cim alla stazione di Novara sovrastando il torrente Terdoppio. L’obiettivo consiste nel triplicare l’accesso allo scalo intermodale mettendo in esercizio tutti i nuovi binari di raccordo.

Con l'obiettivo di sviluppare ulteriormente questo terminal strategico per il trasferimento del traffico transalpino, ad ottobre 2021 è stata affidata a Combiconnect dell’operatività del terminal. Novara CIM gestisce oltre 60 coppie di treni settimanali, in maggioranza dell’operatore Hupac Intermodal, su un impianto di 150.000 mq dotato di 7 binari di carico e scarico. I piani di investimento prevedono l’allungamento dei binari dagli attuali 600 metri allo standard europeo di 740 metri, nuovi binari di entrata/uscita, gru a portale e un sofisticato sistema OCR per la lettura automatica dei dati dei treni e delle unità di carico".

Nel 2022, ad aprile, è stato annunciato il potenziamento del C.I.M con un intervento strutturale del terminal attraverso la rivisitazione dell’operatività per fasi che porterà a regime 2 linee operative sotto transteiner ai fini di potenziare l’attività terminalistica arrivando ad una potenzialità di 350 k/UTI anno di merci trattate con un notevole miglioramento in termini ambientali trattandosi di macchine elettriche che andranno a sostituire le attuali gru semoventi a trazione diesel e di sicurezza.

Inoltre CIM al fine di potenziare ulteriormente la risposta al traffico di merci ha acquisito un ulteriore area posta a nord dell’attuale asset infrastrutturale ed ha avviato un progetto per un nuovo parcheggio mezzi pesanti che prevede la realizzazione di 350 stalli, dotato di tutti i servizi alle persone e ai mezzi secondo gli standard della Comunità Europea.

Sull’area adiacente a Pernate il progetto denominato “Novara Ecologista” interessa 1,4 milioni di metri quadrati dei quali 274mila coperti e occupati da quattro unità immobiliari dedicate alla logistica ed è sostenuto da un fondo d’investimento.

La realizzazione di tutti questi interventi renderà l’HUB di Novara come uno dei maggiori centri destinati all’intermodalità e alla logistica del Nord/Ovest d’Italia.

Grazie a questo progetto il novarese vedrà accrescere la sua vocazione di corridoio merci al centro delle grandi direttrici ferroviarie sia internazionali con il Sempione sia nazionali con la trasversale transpadana.

Ora si attende che decolli il progetto di potenziamento del nodo ferroviario di RFI del valore di 80 milioni di euro per creare un collegamento diretto verso il corridoio svizzero e la ricollocazione del terminal dell’autostrada viaggiante (RoLa).

Il CIM di Novara è stato anche inserito nell’elenco di aree che la Regione Piemonte ha trasmesso al Governo per l’ampliamento della Zona Logistica Semplificata “Porto e Retroporto di Genova”.

Lavori interni allo scalo. La società di gestione Combiconnect - che fa capo a Hupac SA, la quale detiene la maggioranza del capitale sociale di CIM dall’ ottobre 2021 - nel maggio 2023 ha condiviso con CIM l’avvio di un ampio programma di potenziamento degli impianti ferroviari con il rinnovo dell’armamento ferroviario di ingresso al terminal e le relative opere di rimozione dell’esistente e di bonifica dell’area.

Nel corso del 2023 si sono conclusi gli interventi di riorganizzazione della viabilità di accesso al terminal intermodale e realizzazione dei portali OCR (Optical character recognition) stradali per la lettura automatizzata dei dati identificativi delle Unità di Trasporto Intermodale in transito.

Nel corso del 2023 è stato avviato l’iter autorizzativo per la realizzazione di un nuovo parcheggio “safe & security” per 350 mezzi pesanti in prossimità del casello dell’autostrada A4 Torino-Milano.

Nel corso del 2024 si realizzeranno ulteriori interventi di ampliamento del terminal intermodale e realizzazione di automazione di processo attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici a supporto dell’operatività.

Progetto di ampliamento. Nel 2021 le società Develog  S.r.l. e Centro Interportuale Merci CIM S.p.A. hanno sottoscritto un Protocollo di intesa per lo sviluppo di un polo d’interscambio integrato di rango superiore per le aree CIM ambiti T3a e T3b e ad aprile 2022 è stata annunciata la realizzazione del un nuovo insediamento logistico, tra il casello autostradale di Novara Est e il centro abitato di Pernate, che costituirà l’ampliamento del CIM al quale si raccorderà con un piazzale di sosta e servizi per operatori e autotrasportatori.

A fine gennaio 2023 la Giunta del Comune di Novara ha approvato il Piano strategico di sviluppo industriale redatto da CIM Spa e da Develog che sancisce l’avvio dell’iter che ha consentito nel dicembre 2023 di sottoscrivere in parte tecnica l’Accordo di pianificazione tra i Comuni di Novara e Galliate, la Provincia e la Regione, propedeutico al successivo permesso di costruire.

I lavori di potenziamento del CIM sono anche strettamente connessi alle opere in capo a RFI che ha approvato i progetti  di bretella per collegare a nord il nodo ferroviario  con lo scalo merci e la ricollocazione del terminal dell'autostrada viaggiante (RoLa) (v. capitolo sul Nodo ferroviario di Novara).

Altre progettualità. Da fine 2023 il CIM è coinvolto nel progetto “KEYSTONE”, cofinanziato dalla Commissione Europea e dal Governo del Regno Unito, con l’obiettivo di collegare tutte le piattaforme informatiche della filiera della spedizione di merci, dal camion alla dogana, alle forze dell’ordine con l’obiettivo di garantire una migliore sicurezza. CIM inoltre è partner e beneficiario del progetto CEF “VERKKO”, che ha come obiettivo la digitalizzazione dei flussi ferroviari in/out dal terminale intermodale per mezzo di nuove tecnologie di lettura OCR.

Sia il CIM di Novara, sia l’interporto S.I.TO di Orbassano sono inseriti nell’elenco di aree che la Regione Piemonte ha trasmesso al Governo per l’ampliamento della Zona Logistica Semplificata “Porto e Retroporto di Genova”.

Grazie a questo ampio programma di interventi, il CIM e in generale tutto il quadrante novarese vedrà accrescere ulteriormente la sua vocazione di corridoio merci al centro delle grandi direttrici ferroviarie sia internazionali con il Sempione sia nazionali con la trasversale transpadana.

Costo dell'Opera

6.000.000

Dettaglio Costi

I lavori di rivisitazione della viabilità dell’Interporto, di realizzazione di OCR stradali e ferroviari nonché il potenziamento dei binari di accesso allo scalo che lo collegano, tramite Novara Boschetto, alla stazione di Novara sono stati quantificati in 6 milioni di euro.

Ma tutto l’areale merci di Novara è destinato a un’importante evoluzione. Rfi si è impegnata a investire 80 milioni di euro (a prezzi attuali però potrebbe sfiorare i cento).

Finanziamenti disponibili

0

Dettaglio Finanziamenti

Sull’intervento è previsto un contributo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

A novembre 2023, l’interporto CIM di Novara ha firmato la convenzione con il MIT per l’assegnazione dei fondi necessari per il completamento della rete interportuale pari a 1 milione di euro (complessivamente sono stati assegnati oltre 11 milioni di euro - risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese 2023-2024 – a 12 interporti di rilevanza nazionale).

Criticità

Tecniche

La presenza tra il Cim e la stazione di Novara del torrente Terdoppio, che in quell'area ha le sembianze di un canale, ha ostacolato l'operatività dello scalo e anche il triplo ponte che è stato successivamente realizzato e che può ospitare fino a sei binari di raccordo non ha eliminato completamente le difficoltà.