ll traforo stradale del Colle di Tenda è un tunnel situato sotto il Colle di Tenda, al confine tra Italia e Francia. La strada che lo percorre è la SS20 che fa parte del percorso della strada europea 74. All'epoca della sua inaugurazione, nel 1882, era il tunnel stradale più lungo mai costruito, con una ragguardevole lunghezza per l'epoca di oltre 3km. Il traforo è molto utilizzato perché è gratuito ed è percorribile tutto l'anno grazie all'altezza, non troppo elevata, a cui si trovano i due imbocchi che non ne comporta la chiusura invernale.
L’infrastruttura rientra tra le nuove priorità individuate ai sensi dell’art. 4 del Dl 32/2019 in quanto riferite ad interventi caratterizzati “da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficolta esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale” (MIMS, 2021).
Il progetto di adeguamento del tunnel alle attuali esigenze di circolazione e di sicurezza stradale prevede due attività distinte:
I lavori per la realizzazione del nuovo tunnel iniziarono nel 2013 e sino ad agosto 2017 (data in cui i lavori furono interrotti poiché la vincitrice della gara d’appalto del 2009, Grandi Lavori Fincosit, fu estromessa da ANAS S.p.A per inadempimento contrattuale) risultava realizzato il 25% dell'opera con una spesa di 32 milioni.
Dopo due anni di sospensione dei lavori, nel maggio 2019 è stato firmato il contratto con l'ATI EDILMACO-CIPA (il raggruppamento di imprese che arrivò secondo alla gara d’appalto) per un importo residuo di 102,5 milioni di euro e un termine lavori previsto a febbraio 2024. A luglio 2019 risultano terminate:
Nel mese di ottobre 2020 un grave evento alluvionale ha provocato il crollo del tratto di strada che si trova all’uscita del traforo in Francia e causato l’allagamento del tunnel. Sul versante italiano, fango e detriti hanno quasi sotterrato mezzi e attrezzature del cantiere che è stato dichiarato inagibile. Lo stop ha comportato la sospensione dei lavori e per velocizzare la riapertura dei cantieri il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha chiesto al Governo il commissariamento dell’opera.
Ad aprile 2021 è stato nominato Commissario Straordinario Nicola Prisco e ad agosto 2021 è stata raggiunta l’intesa formale tra Anas S.p.A e l’impresa Edilmaco per la prosecuzione dei lavori che prevedono la realizzazione di un ponte sul vallone De la Cà lungo 70 mt, a campata unica, e la modifica del tratto terminale della galleria storica e di quella in costruzione, così come stabilito dalla Commissione Intergovernativa per il Miglioramento dei Collegamenti italo-francesi nelle Alpi del Sud (CIG) il 5 maggio 2021. Le attività di cantiere sono riprese a settembre 2021 relativamente alle lavorazioni non soggette a modifiche, ed in particolare lo scavo della nuova galleria lato Italia. Il 30 settembre 2021 la CIG ha autorizzato il Commissario Straordinario a proseguire l’iter per il riavvio dei lavori, in seguito alla ratifica, l’impresa Edilmaco ha avviato la progettazione delle opere soggette a modifiche progettuali post-alluvione.
Ad aprile 2022 l’impresa Edilmaco ha riavviato le operazioni di scavo del nuovo tunnel del Tenda nella canna in costruzione anche sul lato francese. Il 6 settembre 2022 la CIG ha validato il Progetto Esecutivo relativo alle nuove opere lato Francia. Il progetto prevede la modifica del tracciato di ambedue i tunnel nella zona di imbocco francese, con traslazione verso valle del ponte sul rio de la Cà, in modo da convogliare il traffico in entrambe le direzioni sul nuovo viadotto. Sono previsti interventi di sistemazione del Vallone del Cà e del Torrente Roja nelle porzioni ricadenti all’interno delle aree di cantiere che hanno riportato il dissesto per l’evento alluvionale, nelle perizie e nelle attività di indagine tecnica e nuova progettazione. Come detto verrà realizzato un ponte rettilineo a doppio arco a via inferiore, di tipo BowString, costituito da un sistema misto acciaio-calcestruzzo, con luce tra le spalle pari a 70 m. Il progetto dovrà essere sottoposto all’approvazione della Stazione Appaltante e costituirà la base della modifica contrattuale da formalizzare con la redazione di una perizia e la stipula dell’Atto Aggiuntivo con l’Appaltatore. Il 24 ottobre 2022 la Parte francese ha autorizzato, ai sensi della Legge sull’Acqua, l’esecuzione dei variati e nuovi lavori nel proprio territorio. Il 2 dicembre 2022 si è tenuta una seduta della CIG nel corso della quale:
Dalla ripresa dei lavori avvenuta a novembre 2021 fino al mese di dicembre 2022 sono stati realizzati i seguenti lavori:
a) Lavori eseguiti nel nuovo tunnel lato Italia dalla ripresa dei lavori:
b) Lavori eseguiti nel nuovo tunnel lato Francia dalla ripresa dei lavori:
c) Lavori eseguiti nella galleria storica dalla ripresa dei lavori:
Nel mese di dicembre 2022 sono state avviate le seguenti opere sul lato Francia:
A luglio 2023 è stato infranto l’ultimo diaframma tra Italia e Francia.
Resta ancora molto da fare. Innanzitutto bisogna completare i lavori di messa in opera e in sicurezza del nuovo tunnel, senza dimenticare l’avvio dei lavori, ancora da fissare, per il recupero della vecchia galleria, e la realizzazione di ben 13 by-pass che dovranno collegare il nuovo e il vecchio tunnel.
La nuova galleria dovrebbe essere definitivamente aperta alla circolazione entro il mese di giugno 2024 probabilmente con circolazione comunque consentita a senso unico alternato con probabili lunghe attese per il via libera
Il 6 ottobre 2023 la società Edilmaco, appaltatrice dell’opera, si è impegnata a rispettare a fronte di un importo complessivo di 255 milioni di euro (lievitato per l’aumento dei costi di quasi 50 mln € rispetto al preventivo iniziale):
Governi di Italia e Francia, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Anas Spa, Edilmaco Torino.
Il progetto originario (pre-alluvione del 2020) prevede la costruzione di una nuova canna monodirezionale nel senso Italia-Francia dotata di una carreggiata larga 6,50 metri con una corsia di marcia larga 3,50 metri, una corsia di emergenza di 2,70 e banchina. Il collegamento Francia-Italia avverrà attraverso l’attuale tunnel ampliato tramite alesaggio sino a raggiungere le dimensioni della nuova canna. Le due gallerie saranno inoltre collegate da by-pass pedonali e carrabili.
A causa delle modifiche delle aree di versante presso l’imbocco francese in seguito al grave evento alluvionale di ottobre 2020, parte del progetto è stato modificato. I maggiori lavori consistono nella costruzione del nuovo ponte di scavalco sul Vallone de La Ca’, nella modifica delle parti terminali della nuova canna e del tunnel storico lato Francia in modo da convogliare il traffico in entrambe le direzioni sul nuovo viadotto, nella sistemazione dei versanti francese e italiano che hanno riportato il dissesto per l’evento alluvionale, nelle perizie e nelle attività di indagine tecnica e nuova progettazione.
I lavori all’aperto in territorio italiano sono concentrati sull’adeguamento degli imbocchi e del piazzale di accesso e sul ripristino della viabilità locale.
Si sono susseguite varie e complesse interlocuzioni con la Parte Francese per condividere e definire tutti gli aspetti del progetto; nella riunione del 06/09/2022 la CIG ha validato il progetto esecutivo richiedendo l’aggiornamento degli elaborati in recepimento di alcune osservazioni accolte dai progettisti.
L’investimento complessivo dell’intervento è stimato in 254,98 milioni di euro, ripartiti rispettivamente:
(fonte: Commissario straordinario - Determina n. 1/2021)
L’opera risulta completamente finanziata e i costi ripartiti tra l’Italia (58%) e la Francia (42%). Il maggior peso a carico dell’Italia è giustificato dal fatto che la preponderanza del traffico all’interno del tunnel è italiano.
Per la parte italiana il maggior importo da finanziare è pari a 32,63 milioni di euro. Sono stati già finanziati 20 milioni con l’aggiornamento del Contratto di Programma dell’ANAS 2016-2020 (Legge di Bilancio 2021). Inoltre è stato inserito un maggior finanziamento di 15 milioni nella proposta del Contratto di Programma ANAS 2022.
A causa delle modifiche delle aree di versante presso l’imbocco francese a seguito al grave evento alluvionale di ottobre 2020, parte del progetto ha subìto modifiche (v. stato progettazione).
Il Viceministro del Mit, Edoardo Rixi, in occasione della Conferenza intergovernativa a Roma ad ottobre 2023 ha dichiarato che serviranno altri 80-100 milioni (per il 58% a carico dell’Italia e il 42% a carico della Francia) per realizzare i lavori di adeguamento nel vecchio tunnel con una previsione di fine lavori in autunno 2026.
A gennaio 2024, il Presidente Cirio ha incaricato il Politecnico di Torino di redigere uno studio in grado di scongiurare l’obbligo del senso di marcia alternato una volta che il tunnel sarà aperto alla circolazione.
Per la parte italiana il maggior importo da finanziare è pari a 32,63 MLN€. Sono stati già finanziati 20 MLN€ con l’aggiornamento del Contratto di Programma dell’ANAS 2016-2020 (Legge di Bilancio 2021). Inoltre è stato inserito un maggior finanziamento di 15 MLN€ nella proposta del Contratto di Programma ANAS 2022.
Criticità dei costi: aumento considerevole dei costi, da 140 a 255 mln € in un decennio.