
Il progetto prevede la costruzione di un nuovo ponte stradale per collegare le due sponde del Ticino nei comuni di Abbiategrasso e Vigevano, separando la viabilità ferroviaria da quella stradale. La nuova infrastruttura è stata concepita per migliorare il flusso di traffico e facilitare il collegamento tra la Lomellina, l’area milanese e l’aeroporto di Malpensa.
L’opera include il ponte principale, lungo 488 metri, con due arcate da 150 metri ciascuna e un impalcato di 26,8 metri, che ospita quattro corsie stradali, oltre a banchine pedonali e ciclabili. Il progetto si completa con opere di viabilità accessoria per garantire collegamenti efficienti verso le tangenziali milanesi e la rete viaria di Vigevano e Abbiategrasso.
Anas S.p.A, Provincia di Novara, Provincia di Milano, Provincia di Pavia, Comune di Abbiategrasso, Comune di Vigevano.
Si tratta di un importante manufatto stradale, comprendendo anche i necessari raccordi alla viabilità attuale per una lunghezza complessiva di 1.919 m, 490 dei quali occupati dall’impalcato del ponte. A questi si affiancano i 600 m di tracciato di raccordo alla viabilità attualmente esistente sul lato milanese e gli 800 necessari al raccordo con quella insistente sul lato di Vigevano. Due sezioni-tipo diverse caratterizzano il tracciato principale: nel tratto a due corsie la sezione è articolata, per ogni senso di marcia, da una corsia di 3,75 m affiancata da una banchina di 1,5 m, per una larghezza totale di 10,5 m. Il tratto a quattro corsie per senso di marcia vede una sezione tipo strutturata su due banchine centrali di 0,5 m, spina dorsale su cui si innestano due corsie di 3,75 m, completate da una banchina di 1,75 m (per ogni senso di marcia) e da due piste ciclabili ognuna da 1,5 m. La larghezza complessiva dell’infrastruttura nel tratto a quattro corsie, spartitraffico compreso, arriva quindi a 26,80 m. Le rampe di svincolo avranno larghezza complessiva di 6,5 m; la rotatoria invece, una volta terminata, garantirà una larghezza pavimentata di 9,00 m. Il nuovo progetto ha anche pensato ai ciclisti e ai pedoni: verranno realizzati, lungo tutto il progetto, percorsi ciclopedonali (a singolo o doppio senso di marcia) larghi fino a 2,5 m (1,5 m per quello a singolo senso di marcia).
A febbraio 2024 si sono conclusi con esito positivo i test con la prova di carico, del nuovo ponte stradale sul fiume Ticino, opera d’arte principale lungo la strada statale 494 Vigevanese che collega Vigevano con Abbiategrasso e quindi la Lomellina con l’area milanese. Ulteriori prove sono previste fino a febbraio 2024 dopo di che il nuovo elegante manufatto e di notevole contenuto tecnico sarà formalmente consegnato al committente. Il ponte ha una lunghezza complessiva di 488 metri con due arcate lunghe ciascuna 150 metri e una larghezza dell’impalcato di 26,8 metri che può ospitare quattro corsie stradali, oltre a banchine pedonali e ciclabili.
Purtroppo il manufatto è a se stante in quanto ANAS non aveva preventivato le opere accessorie, strade di accesso, rampe al ponte e quindi ad oggi non sono ancora andate in gara.
Paradossalmente solo a luglio 2023 la Provincia inserisce a bilancio i quasi otto milioni di euro che servono per realizzare i 450 metri che mancano sul lato di Vigevano e i 770 metri di collegamento verso Abbiategrasso, ma con l’appalto ancora da assegnare e i lavori che aspettano quindi il via libera.
Nel 2011, anno in cui fu posata la prima pietra, Anas prevedeva di spendere 51 milioni di euro per il nuovo ponte e le strade d’accesso.
A fine 2023 si sono superati i 52ML.
Nel 2009 si è svolta la prima gara d’appalto con l’assegnazione all’impresa Guerino Pivato, la quale fatti i primi rilievi sul campo è sparita, inghiottita dal fallimento. Nel 2011 l’incarico viene conferito alla Cesi di Imola che tre anni dopo inizia la costruzione dei piloni, ma i lavori sono così sfortunati che questi vengono danneggiati da una piena del Ticino e poco dopo la Cesi chiude il cantiere perché va in liquidazione coatta. I lavori vengono quindi assunti da un’impresa, la Polese che già lavorava insieme alla Cesi, ma nel 2018 anche la Polese abbandona il cantiere quando mancano circa 25 metri per chiudere l’impalcato. L’ultimo appalto è quello del 2021, con il consorzio Pangea di Pescara che riapre il cantiere e, questa volta, lo porta a termine nell’estate 2023.
Ad oggi mancha l’approvazione del progetto della viabilità complementare, e soprattutto 4 milioni di euro dovuti all’inflazione e al rincaro delle materie prime.