
L'interporto S.I.T.O si trova nella conurbazione più prossima alla città di Torino, in una tra le aree più popolate ed industrializzate della Regione. La struttura fornisce servizi di eccellenza per società di logistica e spedizionieri, si presta per attività di city logistics perché ben collegata sia via ferrovia che via tangenziale alla città ed è connessa alla Linea ferroviaria per Milano, Savona, Genova, Alessandria e per la Francia, attraverso lo Scalo ferroviario RFI di Orbassano. Le opportunità di sviluppo dell’interporto sono rappresentate, oltre che dal significativo potenziamento delle aree raccordate al proprio interno, dal tracciato della Linea AV-AC che renderà lo Scalo di Orbassano di tipo “passante” e dal potenziamento del raccordo con quest’ultimo (sono previsti specifici nuovi binari di presa e consegna dedicati al raccordo SITO). Significativa la rilevante patrimonializzazione immobiliare nelle aree della piattaforma interportuale più prossime al terminale intermodale. Sin dal 2011 la società ha maturato un nuovo piano industriale volto appunto a sviluppare il patrimonio immobiliare e a dare, come da mission aziendale, maggiore impulso al trasporto ferroviario ed in specifico all’intermodalità. Inoltre la società si è candidata con la città di Torino al progetto europeo Smart cities, proponendo alcuni innovativi progetti in tema di IT e di piattaforme per veicoli elettrici, a corollario del progetto di city logistics “Distribuzione Pulita”.
I servizi generali sono:
Trattasi di un compendio che, nonostante la riduzione della domanda connessa ai servizi doganali a far data dal 1993, provvede allo sdoganamento delle merci extra-comunitarie, nonché al disbrigo di varie pratiche amministrative, fornendo un'assistenza specializzata. Altra struttura pubblica di fondamentale importanza, ai fini della sicurezza e del controllo delle attività insediate, è la caserma della Guardia di Finanza, che si avvale, per i compiti di istituto, di una forza organica di circa 100 addetti.
Una particolarità della tipologia dei magazzini allocati è rappresentata dalle celle frigo, utilizzate per merci alimentari e farmaceutiche, che necessitano di mezzi e modi integrati, tali d'andare ad incidere in diminuzione sul prezzo finale del prodotto.
Le possibilità offerte dall' Interporto di Torino non concernono solo gli aspetti "qualitativi", mediante un più razionale impiego delle strutture fisse, ma si riferiscono ad una attività di gestione che mette a disposizione tutti i servizi di stoccaggio e movimentazione merci. Con l'ottimizzazione degli scambi all' interno, usufruendo di vaste aree di parcheggio, si ottiene una più agevole reperibilità di carichi e mezzi liberi, garantendo tutti i supporti tecnici e logistici al "mezzo".
Il centro servizi fornisce le attività di supporto indispensabile agli "addetti ai lavori" assicurando a tutti l'assistenza propria di una vera "città dei trasporti".
Anche la movimentazione aerea delle merci non è stata tralasciata. Infatti con la realizzazione dell'eli superficie, è stato fattibile l'inserimento del veicolo dell'aria nel sistema "gomma-rotaia".
Già nel 2003 inoltre è stato realizzato un innovativo sistema per i mezzi pesanti che percorrono la tratta dall'Italia alla Francia attraverso il valico del Frejus. Il servizio denominato "autostrada viaggiante" consente di imbarcare camion completi su vagoni a pianale ribassato, che attraversano le Alpi in poche ore, permettendo agli autisti di riposare.
L’interporto nel 2019 ha incrementato le aree a magazzino per la logistica e definito e attivato il piano di interventi per l’adeguamento strutturale e la messa in sicurezza, nell’area terminalistica. La società punta allo sviluppo attraverso l’ampliamento di nuove superfici e strutture sia per la logistica sia per il terminal ferroviario e investendo sulla gamma di servizi per le aziende insediate. È ripresa la progettazione a cura di RFI, per lo scalo merci di Orbassano fondamentale hub grazie al collegamento con la tratta Alta Velocità Torino Lione.
Ad oggi risultano esserci: 100.000 mq uffici, 400.000 mq aree destinate a servizi, 900.000 mq magazzini operatori e 150.000 mq aree stoccaggio all’aperto.
Un apposito gruppo di risorse specializzate e abilitate ferroviariamente è inoltre impegnato dal 2003, data di inizio del servizio, nella conduzione operativa del terminale di Autostrada Ferroviaria Alpina di cui gestisce anche le nuove tratte per Calais. L’interporto, attraverso Sito Logistica società di gestione del terminale intermodale gestisce, per il Terminale dell’Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA), anche le nuove tratte per Calais.
Dopo l'avvio, a settembre 2018, di un collegamento intermodale di trasporto combinato fra Torino Orbassano e l'Interporto di Nola impostato su 3 r/t a settimana, fra gennaio e febbraio 2020 hanno preso il via altri tre treni fra il terminal di Orbassano e rispettivamente l'interporto di Cervignano del Friuli, Pescara-Foggia, e Verona-Bari anche questi su 3 r/t a settimana.
Tuttavia, l’esplosione della crisi sanitaria che ha causato il blocco di molte produzioni, soprattutto nel settore automotive, ha avuto come effetto diretto l’interruzione dei servizi che erano stati avviati e da metà marzo 2020 era rimasto il solo collegamento con Parigi e l'AFA per Aiton. A giugno 2020 sono ripresi i servizi con Nola, a settembre 2020 il collegamento con Calais e con Cervignano ma con un numero ridotto di roundtrip alla settimana in attesa della necessaria ripresa del traffico e del recupero di almeno 3 coppie di treni alla settimana.
A fine gennaio 2021 è stata firmata la Convenzione tra la Società Interporto di Torino - S.I.TO S.P.A. e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di un pacchetto di lavori destinati all’ammodernamento e all’adeguamento agli standard europei del terminal intermodale dell’interporto.
A febbraio sono state confermate risorse per 1,5 milioni di euro che sommati a risorse interne hanno favorito investimenti complessivi di poco superiori ai 3 milioni di euro. Il progetto, finanziato dal Ministero e messo a punto insieme al Politecnico di Torino, prevede da una parte l’adeguamento del fascio binari del terminal ferroviario allo standard europeo con un modulo di 750 metri, dall’altro la valorizzazione di un’area finora sottoutilizzata da destinare allo stoccaggio delle unità intermodali. La conclusione dei lavori è prevista nel 2023.
A dicembre 2021, la Giunta Regionale ha deliberato di inserire l'interporto nella proposta di ampliamento della Zona Logistica Semplificata Porto e Retroporto di Genova che la Regione Piemonte avanzerà al Governo.
Nel 2022 l’interporto SITO è stato ufficialmente inserito nell’elenco di aree che la Regione Piemonte tra tramesso al Governo per l’ampliamento della Zona Logistica Semplificata.
Sempre a marzo 2022 è stato avviato il pacchetto di lavori destinato all’adeguamento agli standard europei del terminal intermodale dell’interporto, per i quali erano state confermate risorse per oltre 3,1 milioni di euro (di cui 1, 7 milioni finanziati dal MIMS e 1,4 milioni finanziati da S.I.TO) nel febbraio 2021. L’ammodernamento consiste nell’allungamento a 750 metri di due binari operativi, i primi dell’intero complesso ferroviario di Orbassano. Altri due saranno allungati oltre i 500 metri, con il conseguente prolungamento del fronte di carico. Questo per rispondere all’esigenza di avere treni più lunghi, più pesanti e naturalmente più economici per gli operatori che scelgono l’intermodalità, al posto del tutto strada. A tali interventi ferroviari si aggiunge la realizzazione di nuovi piazzali per una superficie complessiva di circa 10.000 mq, che portano la superficie del terminal ad un totale di circa 100.000 mq. Sono previsti tempi di realizzazione di due anni.
Questi lavori rappresentano un primo passo verso il potenziamento dell’intera piattaforma logistica di Orbassano in attesa del completamento del tunnel di base e del successivo collegamento dell’Alta Velocità/Alta capacità Torino-Lione.
Inoltre Finpiemonte Partecipazioni, per far crescere l’Interporto, ha realizzato un piano industriale per un hub di logistica intermodale che è stato condiviso con la Regione Piemonte: il piano industriale 2025 si basa su sei punti per un budget da acquisire da quasi 150 milioni di euro e prevede l’estensione degli spazi, l’ammodernamento dei binari e la creazione di hub dell’idrogeno, tutti investimenti cruciali per potenziare il sito logistico. Tra gli interventi più importanti per il potenziamento del sito vi sono l’aggiornamento del Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP) per consentire l’attività di packaging e confezionamento e l’ammodernamento ed estensione del terminal ferroviario in modo da creare una grande piattaforma intermodale. Previsti anche investimenti per la connettività e per le energie alternative: a questo proposito S.I.TO ha firmato un protocollo di intenti con Iren per creare un hub dell’idrogeno, un progetto da circa 40-50 milioni di euro. A completare il progetto anche la creazione di un’ Academy per le professioni della logistica.
La Regione Piemonte ha, inoltre, destinato 13 milioni di euro, a valere sul fondo FESR per il potenziamento dell’area intermodale: in particolare sono stati realizzati interventi in corrispondenza del fascio Modalohr tra cui un binario di appoggio nell’area di raccordo per migliorare le operazioni di manovra, attivato a fine 2021.
Parallelamente stanno proseguendo i lavori per la realizzazione della nuova linea SFM5 Torino San Paolo – Orbassano: a novembre 2022 la Direzione Acquisti di RFI ha avviato, per conto della Direzione Investimenti, la procedura per la progettazione esecutiva e l’esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione della nuova Fermata Torino-San Paolo.
Regione Piemonte, Finpiemonte S.p.A, Socotras S.p.A, Mercitalia Logistics S.p.A.
I progetti di sviluppo del polo logistico sono orientati sia ad un potenziamento delle aree all’interno interno, sia al potenziamento del raccordo con lo scalo Rfi di Orbassano con interventi per l’allungamento di tutti i binari operativi del terminal con un modulo fino ai 750 metri dello standard europeo, l'aumento di una vasta porzione di superfici oggi inutilizzate per lo stoccaggio, l'adeguamento del profilo degli ostacoli lungo la linea, per consentire il trasporto di semirimorchi e container high‐cube di ultima generazione, ed il consolidamento della sede e del binario, per consentire il transito di convogli avente massa per asse di 22,5 tonnellate.
Questi primi interventi rappresentano una prima fase funzionale di potenziamento del terminal connessi alla realizzazione della nuova linea Torino‐Lione.
I costi complessivi per lo sviluppo dello scalo merci sono quantificati in 13 milioni di euro.
I costi sono stati interamente reperiti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 come riportato nel Contratto di Programma Mit- Rfi (aggiornamento 2018-2019).