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Banda Ultra Larga: connessione prioritaria alle aree industriali.

ultimo aggiornamento: 25/02/2025
settore: Connessioni immateriali

 

Descrizione Progetto

Il 3 Marzo 2015 il Governo italiano ha approvato la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il gap infrastrutturale e di mercato esistente, attraverso la creazione di condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili, e rappresenta il quadro nazionale di riferimento per le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti a banda ultra larga in Italia, al fine di soddisfare gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Europea entro il 2020. La prima fase dell’attuazione della Strategia riguarda le aree a fallimento di mercato (aree bianche) presenti sull’intero territorio nazionale (notifica di Aiuto di Stato SA.41647 2016/N) per il Piano Aree Bianche, approvata dalla Commissione Europea con decisione C (2016) 3931 finale del 30 giugno 2016). In particolare, il Governo italiano ha scelto di sostenere, tramite fondi nazionali (FSC) e fondi comunitari (FESR e FEASR, assegnati dalle regioni al Ministero dello Sviluppo Economico in base ad un accordo quadro Stato-Regioni) un modello ad “intervento diretto”, autorizzato dalla Commissione europea ai sensi della disciplina sugli aiuti di Stato.

Il coordinamento tra Ministero dello Sviluppo Economico e amministrazioni locali è assicurato tramite un accordo quadro siglato in data 11 febbraio 2016 tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni. Il modello di intervento diretto per l’attuazione del Piano di investimenti riguarda le aree a fallimento di mercato (Cluster C e D).

Un importante apporto per l'avanzamento della posa è dato dal PNRR che destina il 27% delle risorse alla transizione digitale, di cui 6,7 miliardi di euro la banda ultralarga; risorse che saranno utilizzate per le aree a fallimento grigie e nere – dove si concentra la maggior parte del tessuto imprenditoriale e industriale italiano – ma anche per il completamento del Piano Bul per le aree bianche a fallimento di mercato, piano ancora in corso d’opera a causa dei ritardi accumulati nel corso degli anni.

Soggetti coinvolti

Comitato per la Diffusione della Banda Ultra Larga (COBUL) - composto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico, Infratel Italia S.p.A e AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) -, Regioni, Open Fiber S.p.A

Cronoprogramma

2018
2024
2026
in linea col programma

Copertura finanziaria

  • Disponibili 422 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 0 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Lavori in corso

Progettazione

Infratel Italia S.p.A (società in-house del MISE), con Delibera del Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2017, ha approvato la proposta di aggiudicazione disposta dalla Commissione che, per il Lotto 1 Piemonte- Valle d’Aosta- Liguria, prevede un importo dell’investimento aggiudicato pari a oltre 187 milioni di euro per le tre Regioni. L’Operatore economico aggiudicatario è Open Fiber S.pA (ente creato da ENEL e Cassa Depositi e Prestiti) e il contratto tra Infratel Italia S.p.A e Open Fiber S.pA. è stato firmato l'8 novembre 2017.

A luglio 2019 lo stato di avanzamento dei lavori in Piemonte varia considerevolmente da provincia a provincia: si inizia dal 93% di Vercelli e dal 70% del VCO per passare al 50% di Biella e al 47% di Alessandria e scendere verso il 18% di Torino, il 16% di Cuneo, il 14% di Novara e l’11% di Asti.

A febbraio 2020 viene costituito un team misto tra Regione e Open Fiber S.pA. per accelerare la posa della BUL e monitorare l’avanzamento dei lavori.

A febbraio 2022 è stato pubblicato il nuovo report sullo stato dei cantieri per la realizzazione della banda ultra larga in Piemonte: sono 249 i Comuni con i lavori completati e il collaudo già certificato e qui gli operatori sono in condizione di aprire il servizio. Sono invece oltre 150 i cantieri chiusi in attesa di collaudo, mentre 606 i Comuni con progetto esecutivo approvato.

Nel 2022 sono stati completati i lavori in 1000 Comuni piemontesi

A dicembre 2023 i comuni complessivamente coperti dalla BUL sono 2.300.

A dicembre 2024 risultano ompletati 721 cantieri con collaudo certificato. Ora i servizi possono essere attivati in questi comuni.

Ulteriori 200 cantieri completati sono in fase di verifica per il collaudo.

La copertura con rete a 100 Mbps ha raggiunto l'85% della popolazione regionale; il resto della popolazione beneficia di almeno 30 Mbps, seguendo gli obiettivi regionali e nazionali​.

Per  consultare  i  dati  sullo  stato  avanzamento  lavori  per  regione  e comuni: http://bandaultralarga.italia.it/

Per visualizzare l’aggiornamento dei progetti esecutivi sul territorio piemontese: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/sviluppo-territoriale/piano-ufficiale-interventi-infrastrutturazione-sul-territorio-anno-2019-2020.

I lavori nelle aree grigie e bianche sono ora in linea con l’obiettivo di completamento entro il 2026.

L’attuale fase di collaudo su larga scala dovrebbe concludersi entro la fine del 2025, rendendo operativa la rete in tutte le aree pianificate​.

Costo dell'Opera

422.300.000

Dettaglio Costi

I fondi pubblici disponibili per il Piemonte ammontano a 284 milioni di euro così ripartiti:

  • Fondi nazionali: circa 194 mln di euro;
  • Fondi regionali: circa 89,9 mln di euro;
  • Fondi privati: circa 200 mln di euro.

Sono stati stanziati ulteriori 138,3 milioni di euro grazie a fondi nazionali e regionali, portando l'investimento totale del progetto a circa 422,3 milioni di euro​.

Finanziamenti disponibili

422.300.000

Dettaglio Finanziamenti

La provenienza dei fondi risulta la seguente:

Fondi nazionali

  • FSC: circa 194 mln di euro;

Fondi regionali

  • Agenda Digitale FESR: circa 44,3 mln di euro;
  • Piano Sviluppo Rurale FEASR: circa 45,6 mln di euro;

Fondi privati disponibili da Operatori TLC

  • Circa 200 mln di euro (sui cluster A e B)