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Asse Ferroviario Torino-Lione: nuova linea.

ultimo aggiornamento: 21/03/2025
settore: Ferrovie

2023

2024

2025

ULTIME NOTIZIE:

Con riferimento alla tratta transfrontaliera, con l’aggiudicazione della gara per lo scavo sul territorio italiano e della valorizzazione dei materiali di scavo in Italia, si è completato l’affidamento dei lavori civili del tunnel, i cui lavori risultano totalmente avviati in Italia e Francia. L’opera pertanto è entrata definitivamente nella sua fase esecutiva.

Sulla tratta transfrontaliera italiana, il maggiore cantiere italiano dell’opera è a Chiomonte: quì si scaverà il tunnel di base e si sta lavorando anche allo svincolo autostradale a servizio del cantiere.
Tra San Didero e Bruzolo avanza la realizzazione del nuovo Autoporto, che sostituirà quello presente oggi a Susa e sul sito di valorizzazione di Salbertrand sono state completate le attività per la rimozione di parte dei materiali abbandonati in modo da rendere disponibile l’area in vista dell’insediamento del sito di smistamento e valorizzazione dei materiali di scavo proveniente dal cantiere italiano del tunnel di base.

Sulla tratta di accesso italiana è previsto l’adeguamento della tratta Bussoleno-Avigliana sulla attuale linea storica Torino-Modane con interventi di potenziamento della linea, ammodernamento tecnologico, potenziamento dei sistemi di alimentazione, mitigazione acustica della linea, ampliamento della linea a 750 metri per consentire il transito di convogli merci. È stata conclusa la progettazione definitiva degli interventi eccetto il risanamento acustico della tratta, entro il 2025 per i soli interventi finanziati saranno avviati i lavori per l’ammodernamento della linea storica che termineranno dal 2027 per fasi e nel corso del 2025 saranno affidati i lavori di realizzazione della galleria di 14 km tra Avigliana e Orbassano.

Per la tratta di accesso francese, si segnala positivamente l’avvio, a dicembre 2024, del programma di studi preliminare dettagliato (APD) per l'accesso francese che consentiranno di definire con precisione il tracciato dei 120 km di nuove linee da Lione fino all'imbocco del tunnel sotto le Alpi in Savoia, compresi i tre grandi tunnel situati lungo il percorso (Chartreuse, Glandon e Belledonne).

Per quanto riguarda invece la riapertura del tunnel ferroviario del Frejus, chiuso da agosto 2023, è arrivata la conferma di riapertura al 1° aprile 2025.

 

Descrizione Progetto

La nuova linea ferroviaria Torino-Lione è parte fondamentale del Corridoio Mediterraneo - principale asse est-ovest tra i 9 corridoi prioritari della rete europea, lungo circa 3.000 km - attraversa 6 Paesi europei: Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Croazia e Ungheria, un’importante area socio-economica che ospita il 18% della popolazione europea e genera il 17% del PIL europeo (fonte: MIMS, 2021). Il completamento di questa tratta consentirà di raggiungere gli obiettivi sanciti dalla Comunità Europea riguardanti integrazione, interoperabilità e miglioramento ambientale, grazie al trasferimento modale del traffico merci e passeggeri al ferro.

Nel suo percorso da est a ovest, il Corridoio Mediterraneo attraversa 3 delle 4 principali aree manifatturiere d’Europa: Catalogna, Auvergne-Rhône-Alpes e Piemonte-Lombardia. Il PIL dei Paesi attraversati dal Corridoio Mediterraneo è pari a circa 5.300 miliardi di Euro (fonte Eurostat, 2020) con una popolazione di circa 190 milioni di persone. Il Corridoio collega oltre 100 Terminali intermodali, 5 dei principali porti marittimi del Mediterraneo e 2 importanti porti fluviali (Lione e Budapest).

La direttrice Torino-Lione è oggi servita solo da una linea di montagna caratterizzata, nella tratta di valico, da numerose gallerie (49,5 km) incluso il tunnel transfrontaliero del Frejus, realizzato tra il 1857 e 1870 a 1295 metri s.l.m. ed aperto al traffico nel 1871. Tale tratta presenta caratteristiche fisiche di tracciato (tortuosità, sagoma e pendenze) non più rispondenti agli standard internazionali dal punto di vista economico e di sicurezza (impianti e dotazioni di sicurezza, distanza interbinario in galleria, etc.).

La nuova linea si pone l'obiettivo di traguardare gli standard europei nei 270 km circa che separano Torino e Lione, con il fondamentale intervento di realizzazione del tunnel storico con un tunnel di base moderno di 57,5 km (di cui 12,5 in Italia e 45 in Francia), del tutto analoga a quelle già realizzate nelle montagne di tutto l'arco alpino, come il Gottardo, il Lotschberg, il Brennero e il Semmering.

Soggetti coinvolti

Unione Europea, Governo italiano, Governo francese, Cipe, Regione Piemonte, Regione Auvergne-Rhône-Alpes, Città Metropolitana di Torino, Tunnel Euralpin Lyon Turin, RFI, SNCF.

Cronoprogramma

2002
2025
2033
in ritardo

Dettagli prossima fase

Tratta transfrontaliera I nuovi lavori per il tunnel di base partono dai punti di accesso già realizzati. Le 4 discenderie costituiscono accessi per i mezzi di lavoro e, a pieno regime, si conteranno 15 fronti di scavo e 7 frese che avanzeranno in contemporanea per completare il tunnel dove passeranno i treni. Nel 2024 si completerà il collaudo delle frese che lavoreranno su territorio francese e avanzerà il percorso di gara per le tecnologie ferroviarie del tunnel di base, lanciata a giugno 2023. Tratta nazionale italiana Per quanto riguarda i lavori da Bussoleno a Avigliana, è stata conclusa la progettazione definitiva degli interventi eccetto il risanamento acustico della tratta, entro il 2023 saranno avviati i lavori per l’ammodernamento della linea storica che termineranno nel 2026-2027 e nel 2025 saranno affidati i lavori di realizzazione della galleria di 14 km.

Copertura finanziaria

  • Disponibili 2.660 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 8.440 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Lavori in corso

Progettazione

Il progetto per l'adeguamento dell'asse ferroviario Torino-Lione si compone di tre parti: la tratta transfrontaliera che comprende il tunnel di base del Moncenisio (in costruzione) e le due stazioni internazionali, la tratta di accesso italiana da Torino a Susa/Bussoleno e la corrispettiva francese da Lione a Saint Jean de Maurienne.

TRATTA TRANSFRONTALIERA

La tratta transfrontaliera ha una lunghezza totale di 65 km ed include - oltre al tunnel di base di 57,5 km - le stazioni internazionali di Susa e St-Jean de Maurienne. Dei 57,5 km complessivi di tunnel, 45 km sono in territorio francese e 12,5 km in territorio italiano.

Il tunnel di base è costituito da due canne (una per senso di marcia) a singolo binario che, rispetto alla tratta di valico storica, consente l'adeguamento agli standard di sicurezza internazionali e che non consente il transito dei treni merci moderni competitivi lunghi (> 750 m) e pesanti (2.000 t) richiesti dal mercato.

Per la realizzazione della sezione internazionale Italia e la Francia hanno sottoscritto 4 accordi internazionali (nel 1996, 2001, 2012, 2015), un protocollo aggiuntivo nel 2016 più le corrispondenti Ratifiche Parlamentari, affidando la realizzazione dell'opera a TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin), promotore pubblico pariteticamente partecipato dall’Italia (attraverso Ferrovie dello Stato italiane) e dallo Stato francese.

La costruzione dell’opera è ripartita in 12 cantieri operativi tra Italia e Francia. I cantieri che risultano attivi a inizio 2025 sono Chiomonte, San Didero, Saint-Martin-La-Porte, Villarodin-Bourget/Modane, Saint-Julien-Montdenis, Saint-Jean-de-Maurienne, Villargondran, Salbertrand e Avrieux.

Nel 2023-24, con l’aggiudicazione della gara per lo scavo su territorio italiano e della valorizzazione dei materiali di scavo in Italia, si è completato l’affidamento dei lavori civili del tunnel, i cui lavori risultano totalmente avviati in Italia e Francia. L’opera pertanto entra definitivamente nella sua fase esecutiva.

Il 14 dicembre si è tenuta a Torino la CIG, la commissione intergovernativa della Torino-Lione. Durante l’incontro sono emersi importanti novità soprattutto relativi alla parte finanziaria dell’opera transfrontaliera: entro giugno, Francia e Italia presenteranno un atto di impegno all’Unione Europea che riguarda tutta l’opera; cosicché i finanziamenti europei potranno riguardare anche le tratte nazionali, oltre che la parte internazionale.

Il 18 dicembre 2023 a Chiomonte si è tenuta la cerimonia di avvio lavori del cantiere italiano del tunnel di base della Torino-Lione alla presenza del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.

Il 4 marzo 2024, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è stato firmato il Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte, l’Osservatorio Torino-Lione e il MIT, per le opere di accompagnamento alla nuova linea internazionale Torino-Lione. In particolare, si tratta dello stanziamento della seconda trance di fondi pari a 50 milioni (in totale 96,6 milioni) a favore degli 11 comuni della Val di Susa che ne hanno fatto richiesta per la realizzazione di 32 progetti territoriali.

A gennaio 2025, i numeri dell’avanzamento generale sono i seguenti:

  • scavati 54 km totali, circa il 25%, dei 162 km di gallerie previste per l’opera, una macchina complessa composta da due tunnel paralleli, 4 discenderie e 204 by-pass di sicurezza;
  • realizzati 113 km di sondaggi geognostici e carotaggi in Italia e in Francia;
  • superati i 15 km di scavo del tunnel di base
  • attivi 4 cantieri per lo scavo del tunnel di base, 3 in Francia e 1 in Italia, oltre ai cantieri per le opere all'aperto o connesse.
  • oltre 3.000 persone impiegate.

DETTAGLIO LAVORI IN CORSO
FRANCIA - Tratta transfrontaliera
Saint-Jean-de-Maurienne: INTERCONNESSIONE FERROVIARIA

Dopo l'apertura del polo multimodale transitorio nel giugno 2022, sono in corsoi lavori per l'interconnessione ferroviaria con la linea storica nell'area di Saint-Jean-de-Maurienne.

  • Convenzione con SNCF Réseau

Saint-Julien-Montdenis: SCAVO DEL TUNNEL DI BASE SAINT-JULIEN-MONTDENIS/SAINT-MARTIN-LA-PORTE

Proseguono i lavori di scavo dell'entrata del tunnel di base iniziati a dicembre 2022, nel tratto di 2,8 km compreso tra il portale di ingresso francese a Saint-Julien-Montdenis in direzione di Saint-Martin-la-Porte.

Le operazioni si svolgono sulla piattaforma di Villard-Clément, che ha accolto precedentemente i lavori della tranchée couverte. Lo scavo in questo tratto avviene con il metodo tradizionale, cioè con il martellone demolitore e/o l’esplosivo.

I lavori di scavo saranno seguiti dal completamento del sito con la costruzione della parte di portale di ingresso nella montagna che completa la tranchée couverte già realizzata e il ripristino dell'area al suo stato iniziale.

  • Raggruppamento di imprese: IMPLENIA Suisse (mandataria) / IMPLENIA France / NGE / ITINERA / RIZZANI de ECCHER.

Saint-Martin-La-Porte e La Praz: TUNNEL DI BASE SAINT-MARTIN-LA-PORTE/LA PRAZ -MODANE

Questo cantiere per lo scavo dei 23,1 km di tunnel di base tra Saint-Martin-la-Porte e Modane, opera su due piattaforme di lavoro a Saint-Martin-la Porte e a La Praz.

In queste aree sono in corso i lavori per realizzare alcune gallerie logistiche per collegare i rami della discenderia esistente con il piazzale esterno e le caverne tecniche per il montaggio delle frese. Tra luglio e novembre 2023 sono state consegnatenella fabbrica Herrenknecht di Schwanau le tre frese destinate a completare lo scavo delle due canne del tunnel di base tra Saint-Martin-la-Porte, La Praz e Modane. Nel 2024 è stata trasportata e montata in galleria la prima delle 5 TBM che devono operare sul versante francese.

In quest'area saranno realizzati anche il sito di sicurezza di La Praz, i rami di comunicazione ogni 333 metri tra le gallerie, i locali tecnici, le nicchie e le gallerie per l’esercizio e la sicurezza. Nel 2024 si è concluso lo scavo della galleria di interconnessione tra la discenderia esistente e la caverna tecnica. L’insieme delle gallerie da scavare è di 43,5 km, a partire dal reticolo di 17,5 km già realizzato tra il 2003 ed il 2022. Sono interessati dai lavori di questo tratto di galleria i territori dei Comuni di Saint-Martin-la-Porte, Saint-Michel-de-Maurienne, Orelle, Saint André, Villargondran e Saint-Julien-Mont-Denis.

Raggruppamento di imprese: VINCI Construction Grands Projets (mandataria) / Dodin Campenon Bernard / VINCI Construction France TP Lyon / WeBuild

Villarodin-Bourget / Modane e Avrieux: OPERE SOTTERRANEE E POZZI DI VENTILAZIONE DEL TUNNEL DI BASE

Completata la perforazione di tre dei quattro pozzi di ventilazione, profondi 500 metri e posti a 1.300 metri di quota, significativi perché raggiungeranno, 500 metri più sotto, l’area sotterranea della nuova linea ferroviaria di Modane (ai piedi della discenderia di Villarodin/Bourget-Modane) e contribuiranno alla ventilazione e alla sicurezza

I 4 pozzi paralleli con un diametro di 5,2 metri sono scavati dalle frese modello Raise Boring Machine, una tecnologia sviluppata nell’industria mineraria proprio per lo scavo meccanizzato di pozzi verticali e di diametro limitato. Si procede eseguendo i fori pilota che sbucano nei cameroni sotterranei alla profondità di 500 metri, in cui vengono inserite le barre alle quali sono montati gli alesatori (le teste delle frese verticali) che poi risalgono scavando il pozzo in verticale. Il materiale di scavo, che cade per gravità, viene portato fuori attraverso la discenderia esistente. In sotterraneo vengono realizzate anche le gallerie del sito di sicurezza e diverse caverne tecniche, alte fino a 22 metri e larghe 23 metri, che saranno utilizzate per il montaggio delle frese che scaveranno poi verso l’Italia.
 

  • Raggruppamento di imprese: VINCI Construction Grands Projets, Dodin Campenon Bernard, VINCI Construction France, Webuild e Bergteamet.

Modane: CIRCONVALLAZIONE 

Completata la circonvallazione di Modane che consente di bypassare i centri cittadini di Modane e Fourneaux e utile per l’approvvigionamento del cantiere del tunnel di base a Villarodin Bourget/Modane e la connessione con l'autostrada A43, facilitando anche la rimozione del materiale di scavo.

I lavori del primo settore sono stati completati ad aprile 2022. Sono in corso le attività per il completamento della circonvallazione (con una galleria stradale di 198 m di lunghezza) che si connetterà all’autostrada A43.

  • Raggruppamento di imprese: Spie Batignolles – Cogeis

ITALIA - Tratta transfrontaliera

Chiomonte: CANTIERE DEL TUNNEL DI BASE

Chiomonte è il maggiore cantiere italiano della Torino-Lione; dal 2012 sito di interesse strategico nazionale, è il punto di accesso ai lavori per il tunnel di base in Italia.

Dopo che a novembre 2023 è terminato lo scavo delle nicchie necessarie alla logistica dei veicoli all’interno della galleria Maddalena 1 a dicembre 2023 è subentrato in cantiere il nuovo raggruppamento per lo scavo del tunnel di base: le imprese dovranno completare i due tubi della galleria fino all'imbocco di Susa. In questo tratto è previsto l'utilizzo di due frese dual mode, in grado di modificare la modalità di scavo a seconda del terreno che si incontra. Al picco delle attività è previsto su questo cantiere l'impiego di circa 700 persone. Il raggruppamento ha ordinato a Herrenknecht, leader europeo nel settore delle TBM, la prima delle due frese per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base.

  • Raggruppamento di imprese: Itinera, Ghella, Spie Batignolles

Chiomonte: NUOVO SVINCOLO DI CANTIERE SULL'AUTOSTRADA TORINO-BARDONECCHIA

A Chiomonte è attivo anche il cantiere per il nuovo svincolo sull'autostrada A32 che consentirà la movimentazione dei mezzi di lavoro senza impattare sulla viabilità locale. Nel 2024  è stato completato l’impalcato del ramo di immissione verso Torino, che consentirà ai mezzi di lavoro di raggiungere il cantiere direttamente dall’autostrada. La realizzazione del nuovo svincolo è delegata alla società autostradale SITAF in cessione di committenza regolata da una convenzione con TELT.

  • Convenzione con SITAF (Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus SpA)

San Didero: RILOCALIZZAZIONE AUTOPORTO DI SUSA

Il nuovo autoporto tra San Didero e Bruzolo fa parte del progetto definitivo della Torino-Lione e sostituirà quello presente oggi a Susa, dove sono previste le strutture della nuova stazione internazionale per la quale sono state avviate le attività di acquisizione fondiaria nell’area interessata dai lavori. Lo spostamento è realizzato dalla concessionaria autostradale Sitaf in cessione di committenza in base a una convenzione con TELT.

L’autoporto sorge su un’area di circa 68.000 mq, tra l’autostrada A32 e la Statale 25 del “Moncenisio”. Il progetto è stato approvato in tutte le sedi competenti ed è stato sviluppato in un’ottica green per quanto riguarda materiali, lavorazioni e tecnologie. Inoltre, minimizza l’uso delle superfici forestali sul territorio: l’interferenza della nuova opera costituisce lo 0,5% dei boschi dei Comuni di San Didero e Bruzolo e lo 0,08% del totale di boschi presenti nel fondovalle, intorno alla Dora Riparia. Al termine dei lavori è previsto un ripristino in tutte le aree che non saranno interessate dalla nuova infrastruttura.

  • Convenzione con SITAF (Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus SpA)

Salbertrand: SITO DI VALORIZZAZIONE

Sono state completate le attività per la rimozione di parte dei materiali abbandonati in modo da rendere disponibile l’area in vista dell’insediamento del sito di smistamento e valorizzazione dei materiali di scavo proveniente dal cantiere italiano del tunnel di base.

Nell'estate 2024 si è conclusa anche la pulizia dell'ultima porzione del sito, operazione che TELT svolge in base alla prescrizione n. 9 della delibera Cipe n. 39 del 26 aprile 2018 aggiornata con Delibera CIPESS n. 3/2022.

Sull'area è attivo il piano di monitoraggio ambientale che controlla le diverse componenti ambientali sul territorio con un'attenzione particolare alla componente del suolo. Tutti i risultati delle indagini vengono condivisi con Arpa Piemonte e comunicati ai soggetti territoriali interessati.

Le opere terminate

  • a Saint-Julien-Montdenis i lavori della tranchée couverte, la galleria artificiale che costituisce la bocca d'ingresso del tunnel di base, sono terminati nell'autunno 2021;
  • a Saint-Jean-de-Maurienne da metà giugno 2022 è attivo il nuovo hub multimodale provvisorio. La nuova stazione, i cui lavori erano partiti nel 2019, è stata realizzata da SNCF Réseau in convenzione con TELT per supportare i viaggiatori e mantenere l’operatività delle stazioni di autobus e treni durante la costruzione delle nuove linee. Sarà poi sostituita dalla nuova stazione internazionale definitiva.
  • a Villargondran i lavori di rinforzo degli argini lungo il fiume Arc necessari a proteggere il bacino di Saint-Jean-de-Maurienne contro il rischio di inondazioni e, allo stesso tempo, a preparare la piattaforma che accoglierà le altre opere ferroviarie e tecniche della sezione transfrontaliera della Torino-Lione, sono terminati nell'autunno 2021. Parallelamente lungo il fiume Arc, sul sito logistico di Resses d'en Bas, sono state eseguite le attività per adeguarlo ad accogliere parte del cantiere di gestione dei materiali di scavo del tunnel di base;
  • realizzate tutte le discenderie, necessarie per avviare i cantieri nella montagna: Villarodin-Bourget/Modane (4.000 m, completati nel 2007), La Praz (2.480 m, completati nel 2009) e Saint-Martin-la-Porte (2.400 m completati nel 2010 e 1.800 m completati nel 2016);
  • in Italia, completata nel 2017 la galleria geognostica di Chiomonte (Val di Susa, 7.020 m).
  • Completate a Chiomonte a novembre 2023 le nicchie di interscambio all'interno della galleria Maddalena 1

Tra 2023 e 2024 sono state collaudate 5 delle 7 frese complessive previste su tutta l’opera.

Quanto agli avanzamenti delle altre gare, è in corso la gara per l’attrezzaggio ferroviario e tecnologico del tunnel di base.

Quanto agli avanzamenti delle altre gare, è in corso la gara per l’attrezzaggio ferroviario e tecnologico del tunnel di base.

TRATTA NAZIONALE ITALIANA

Il potenziamento della tratta nazionale individuato come prioritario è composto da due interventi:   

  • l’adeguamento della linea storica tra Bussoleno e Avigliana, attraverso interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico finalizzati all’incremento della capacità della linea da 10 a 12 treni/ora/direzione e all’incremento delle prestazioni per il traffico merci in termini di sagoma P/C 80, modulo 750 metri e circolazione di treni pesanti fino a 2500 tonnellate. Al contempo verrà adeguata l’accessibilità delle fermate di Sant’Ambrogio, Borgone e Bruzolo nonché soppressi due PL in comune di Borgone. Infine, è prevista l’implementazione del sistema ERTMS L2 con contestuale realizzazione dell’ACCM sulla tratta e il potenziamento della trazione elettrica attraverso la realizzazione di due nuove sottostazioni elettriche per alimentazione della tratta;
  • la nuova linea tra Avigliana e Orbassano, la cui opera principale è una galleria di 17 km, di cui 14 km sotto la Collina Morenica cui segue un tratto di 3 km di galleria artificiale. Attualmente è in corso la progettazione definitiva da parte di RFI, cui seguirà l’avvio dell’iter autorizzativo. L’obiettivo della realizzazione di tale tratta è l’aumento della capacità e la separazione dei flussi di traffico attraverso la realizzazione di una nuova coppia di binari. Nell’ambito della sezione Avigliana - Orbassano è previsto il potenziamento dello scalo di Orbassano, il cui progetto prevede la realizzazione di interventi infrastrutturali di adeguamento agli standard europei e potenziamento dei fasci a supporto delle aree logistiche.

Grazie alla project review della tratta di accesso nazionale tra Bussoleno e Torino, nel 2017 l’Italia ha più che dimezzato i costi, rinviando ad una fase successiva i progetti della galleria dell’Orsiera, della galleria naturale tra Chiusa ed Avigliana e della Gronda di Torino, riutilizzando, adeguando e completando le infrastrutture ferroviarie esistenti quando possibile e limitando i nuovi interventi, in variante, alle tratte con limiti inemendabili di “capacità”. La progettazione definitiva era iniziata nel 2018 da RFI ma l'anno successivo l'allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Toninelli, chiese la sospensione della progettazione sulla tratta nazionale. Nel maggio 2021 il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, e il Presidente dell'Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj, hanno sollecitato una rapida ripresa dei lavori per la realizzazione della tratta, e nello stesso mese il Governo italiano ha deciso di sbloccare la progettazione con la nomina, a giugno, di Calogero Mauceri quale Commissario straordinario di Governo per la Torino-Lione con il compito di accelerare la progettazione e la realizzazione della tratta nazionale.

A dicembre 2021 si è tenuta la 62° Conferenza intergovernativa italo-francese, in cui sono stati fatti passi avanti su dossier particolarmente importanti per la realizzazione dell’opera, quali:

1. La decisione di esecuzione della Commissione Europea: i Governi di Italia e Francia hanno individuato nella CIG la sede per preparare la “Decisione di esecuzione” della Commissione Europea, atto di ampia portata e prospettiva per le vie di accesso nazionali. L’obiettivo assegnato alla CIG è predisporre le disposizioni da inserire nell’atto, in termini di interventi, misure, impegni, vincoli, governance, coperture finanziarie e tappe operative per programmare un’attuazione coordinata e tempestiva dell’opera con un impegno di lungo termine comune, affinché anche le relative disponibilità di finanziamento dell’Unione e nazionali, possano essere pianificate e pienamente ottimizzate. Nella seduta di dicembre sono stati presentati e formalizzati:

  • gli impegni dell’Italia per la realizzazione della tratta di accesso;
  • la programmazione di TELT riguardo alla tratta di valico;
  • gli impegni ed i programmi della Francia.

2. La Costituzione del Comitato Esercenti Ferroviari Nazionali ai sensi dell’Accordo Italia Francia 2012 per la programmazione binazionale delle interruzioni delle linee a causa dei lavori, per lo studio e l’attuazione di misure di efficientamento ed ottimizzazione della gestione della linea con l’obiettivo di promuovere, per quanto possibile, una ripresa del transito delle merci sulla direttrice in attesa della realizzazione della nuova infrastruttura.

A marzo 2022 è stato avviato il pacchetto di lavori destinato all’adeguamento agli standard europei del terminal intermodale dell’interporto, per i quali erano state confermate risorse per oltre 3,1 milioni di euro (di cui 1, 7 milioni finanziati dal MIMS e 1,4 milioni finanziati da S.I.TO) nel febbraio 2021. L’ammodernamento consiste nell’allungamento a 750 metri di due binari operativi, i primi dell’intero complesso ferroviario di Orbassano. Altri due saranno allungati oltre i 500 metri, con il conseguente prolungamento del fronte di carico. Questo per rispondere all’esigenza di avere treni più lunghi, più pesanti e naturalmente più economici per gli operatori che scelgono l’intermodalità, al posto del tutto strada. A tali interventi ferroviari si aggiunge la realizzazione di nuovi piazzali per una superficie complessiva di circa 10.000 mq, che portano la superficie del terminal ad un totale di circa 100.000 mq. Sono previsti tempi di realizzazione di due anni.

Nel maggio 2022 il Commissario Mauceri ha firmato l'ordinanza con la quale ha autorizzato RFI a sviluppare il progetto definitivo della nuova linea Avigliana-Orbassano.

Questi lavori rappresentano un primo passo verso il potenziamento dell’intera piattaforma logistica di Orbassano in attesa del completamento del tunnel di base e del successivo collegamento dell’Alta Velocità/Alta capacità Torino-Lione. Finpiemonte Partecipazioni, per far crescere l’Interporto, ha realizzato un piano industriale per un hub di logistica intermodale che è stato condiviso con la Regione Piemonte: il piano industriale 2025 si basa su sei punti per un budget da acquisire da quasi 150 milioni di euro e prevede l’estensione degli spazi, l’ammodernamento dei binari e la creazione di hub dell’idrogeno, tutti investimenti cruciali per potenziare il sito logistico. Tra gli interventi più importanti per il potenziamento del sito vi sono l’aggiornamento del Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP) per consentire l’attività di packaging e confezionamento e l’ammodernamento ed estensione del terminal ferroviario in modo da creare una grande piattaforma intermodale. Previsti anche investimenti per la connettività e per le energie alternative: a questo proposito S.I.TO ha firmato un protocollo di intenti con Iren per creare un hub dell’idrogeno, un progetto da circa 40-50 milioni di euro.

La Regione Piemonte ha, inoltre, destinato 13 milioni di euro, a valere sul fondo FESR per il potenziamento dell’area intermodale: in particolare sono stati realizzati interventi in corrispondenza del fascio Modalohr tra cui un binario di appoggio nell’area di raccordo per migliorare le operazioni di manovra, attivato a fine 2021. È previsto il completamento di questa prima fase con l’allungamento dei binari dello scalo merci, destinati al carico/scarico dei carri.

Parallelamente stanno proseguendo i lavori per la realizzazione della nuova linea SFM5 Torino San Paolo – Orbassano: a novembre 2022 RFI ha avviato, la procedura per la progettazione esecutiva e l’esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione della nuova Fermata Torino-San Paolo.

Il 20 giugno 2023 l’Unione industriali di Torino ha organizzato un incontro formativo in prospettiva dell’avvio della gara per l’armamento ferroviario e l’attrezzaggio tecnologico della tratta internazionale della Torino-Lione. Lunedì 26 giugno 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea l’avviso di gara per l’attrezzaggio ferroviario e tecnologico e per la manutenzione della sezione internazionale della nuova linea merci/passeggeri Torino-Lione. Il bando è pari a 2 miliardi e 930 milioni di euro.

Sempre a giugno, l’Unione Europea ha assegnato 44,5 milioni di euro per la prima fase di adeguamento dei 21,5 km di ferrovia tra Bussoleno e Avigliana, attività compresa negli investimenti per la tratta internazionale della nuova linea merci/passeggeri Torino-Lione. Questi fondi coprono parte dei costi degli interventi previsti sulla tratta (un totale di 205 milioni in euro correnti) che sono a carico dei due Stati nel quadro del finanziamento TELT (in base al Trattato Italia-Francia del 2012) e RFI, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, committente dei lavori. Le attività previste consentono principalmente nell’ammodernamento tecnologico della linea, l’aumento della capacità e della regolarità di esercizio e l’adeguamento agli standard europei di interoperabilità. I lavori progettati lungo tutta la tratta Bussoleno-Avigliana prevedono: implementazione del sistema ERTMS L2 e contestuale realizzazione dell’ACCM per la gestione del traffico sulla tratta Bussoleno – Avigliana; l’eliminazione di due passaggi a livello nel comune di Borgone Susa; l’adeguamento alle specifiche di interoperabilità per le persone a mobilità ridotta delle fermate di Sant’Ambrogio, Borgone e Bruzolo; l’adeguamento del sistema di alimentazione di linea attraverso la costruzione di due nuove sottostazioni elettriche ad Avigliana e Borgone; l’installazione di barriere antirumore sull’intera tratta e la realizzazione di due precedenze per i treni merci a modulo 750 m come da standard europei.

TRATTA NAZIONALE FRANCESE

La tratta collega Lione a Saint Jean de Maurienne; il documento di Dichiarazione di Pubblica Utilità del 2013 prevede la realizzazione di 140 km di nuova linea con la costruzione di tunnel, viadotti e raccordi con la rete esistente. Il progetto, presentato durante l’Assemblea annuale di Transalpine, a ottobre 2021, è sviluppato in due fasi:

  • fase 1: creazione di una linea mista da Lione a Chambery di 78 km per merci e passeggeri con un risparmio di tempo di circa 20 minuti tra Lion e Annecy/ Chambery;
  • fase 2: creazione di un primo itinerario dedicato alle merci tra Avressieux e Saint Jean de Maurienne di 62 km che incentivi lo shift modale con conseguenti risparmi sui costi operativi e tempi.

Il rischio è che i tempi per completare i lavori in Francia potranno andare oltre il termine del 2033, anno di messa in funzione del tunnel di base. In occasione dell’ultima riunione della Conferenza intergovernativa del 14 dicembre 2023, la delegazione di Parigi si è impegnata a presentare entro giugno 2024 una bozza dei progetti che intende realizzare tra il raccordo del tunnel di base con la stazione internazionale di Saint-Jean-de-Maurienne e Lione.

Costo dell'Opera

11.100.000.000

Dettaglio Costi

L’opera Torino- Lione del Corridoio Mediterraneo, come abbiamo descritto, si compone di tre tratte distinte ma, necessariamente collegate.

La tratta transfrontaliera ha un costo di 11,1 miliardi di euro, cui contribuiscono Italia, Francia ed Unione europea.  ll contributo europeo avviene attraverso il Grant Agreement, l’accordo tra UE, Italia e Francia nell’ambito della Connecting Europe Facility (CEF).

I costi a carico dell'Italia ammontano a 4,9 miliardi di euro di cui circa 3 miliardi di euro per la tratta internazionale e 1,9 miliardi per la tratta nazionale.

Per quanto riguarda i costi della tratta nazionale sono:

  • Linea storica tra Bussoleno- Avigliana: 205 milioni di euro di cui sono disponibili 92 milioni;
  • Avigliana - Scalo di Orbassano: 1,7 miliardi di euro di cui sono disponibili 827 milioni;
  • Cintura di Torino (Orbassano-Settimo Torinese) e Quadruplicamento Bussoleno- Avigliana: 2,7 miliardi di euro non finanziati;
  • Interventi sullo scalo di Orbassano: 13 milioni di euro già reperiti per la realizzazione della fase 1 dei lavori.

Finanziamenti disponibili

2.660.000.000

Dettaglio Finanziamenti

Per quanto riguarda la tratta transfrontaliera, in Italia il finanziamento avviene per lotti costruttivi: nella legge finanziaria 2012 sono stati stanziati oltre 2,5 miliardi di euro sui 3 miliardi complessivamente a carico dello Stato italiano. Tali fondi, insieme ai contributi europei stanziati con il primo Grant Agreement, coprono i primi 2 lotti costruttivi: una parte del tunnel di base, alcune opere ad esso connesse e le opere all’aperto attualmente in corso di realizzazione. La delibera CIPE del 7 agosto 2017, ha approvato la copertura dei costi di questi primi lotti impegnandosi formalmente alla copertura complessiva dell’opera relativamente ai restanti tre.

A marzo 2023 il CIPESS ha dato avvio alla realizzazione del terzo lotto costruttivo destinando le risorse occorrenti assegnate al promotore Telt.

La Francia ha invece un meccanismo di finanziamento annuale: ogni anno impegna le somme a suo carico attraverso apposite convenzioni sottoscritte tra l’Agence de financement des infrasctures de France (Afitf) e TELT, sulla base della programmazione fornita dallo stesso promotore pubblico. Le convenzioni sottoscritte fino al primo trimestre 2021 hanno stanziato un totale di 1,4 miliardi di euro, ovvero più della metà del totale del finanziamento di competenza della parte francese.

Criticità

Politiche

Politica e popolare: In Francia, partiti come La France Insoumise e alcuni ecologisti si oppongono al progetto per ragioni economiche e ambientali. In Italia, il Movimento No TAV in passato ha contestato fortemente l’opera, mettendo pressione sulle istituzioni per abbandonare o ridurre la portata del progetto. Lo Stato Italiano e lo Stato francese hanno confermato negli ultimi anni (Summit di Napoli del 2021 e Trattato del Quirinale del 2023) gli impegni sull’opera, come da accordi internazionali.

Ritardi e incertezze sul finanziamento: La ripartizione dei costi tra Italia e Francia rimane una questione dibattuta. La Francia contribuisce per il 36% dei lavori, ma gode del 50% dei pedaggi, una disparità che ha generato tensioni. Inoltre, il finanziamento delle opere di accesso in Francia e Italia non è stato ancora completamente definito, con necessità di ulteriori negoziazioni e approvazioni da parte dell'Unione Europea.

Impatto politico-elettorale: In Francia, le pressioni politiche interne influenzano il sostegno al progetto e hanno determinato notevoli ritardi nella definizione del progetto della tratta nazionale.

Solo a dicembre 2024 è stato avviato il programma di studi preliminare dettagliato (APD) per l'accesso francese.

Finanziarie

Ritardi e incertezze sul finanziamento: La ripartizione dei costi tra Italia e Francia rimane una questione dibattuta. La Francia contribuisce per il 36% dei lavori, ma gode del 50% dei pedaggi, una disparità che ha generato tensioni. Inoltre, il finanziamento delle opere di accesso in Francia e Italia non è stato ancora completamente definito, con necessità di ulteriori negoziazioni e approvazioni da parte dell'Unione Europea.