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Variante di Demonte: realizzazione.

ultimo aggiornamento: 04/04/2024
settore: Viabilità

Descrizione Progetto

Il progetto prevede la realizzazione della variante all'abitato di Demonte dell'itinerario SS.21 "della Maddalena". Il progetto nasce dall’esigenza di decongestionare il centro di Demonte dai circa 800 camion che transitano ogni giorno per raggiungere il territorio francese attraverso il Colle della Maddalena.

L'intervento ad oggi risulta sospeso dopo il parere negativo del MIBAC nel 2019 per motivi paesaggistici, in merito alla possibilità che il tracciato passi in galleria sotto la Collina del Podio.

A giugno 2021 la Regione Piemonte ha richiesto al Minsitro dei Trasporti, Giovannini, il commissariamento dell'opera.

Per ottobre 2022 era atteso l’ok della Commissione europea alla valutazione di impatto ambientale del ministero dell’Ambiente, favorevole al progetto da 50 milioni, già approvato dal ministero delle Infrastrutture che però non è arrivato.

È stato approvato a settembre 2023 un emendamento nell’ambito del decreto legge ASSET che riguarda la variante di Demonte e che impegna il Governo a nominare un commissario straordinario con pieni poteri per la realizzazione dell’opera.

È stata anche data la garanzia delle risorse, che rispetto ai 50 milioni già stanziati dall’Anas andranno aggiornate al rialzo (30-40%) per coprire i rincari delle materie prime nel settore edilizio. La fase realizzativa dell’opera è finanziata nell’ambito del prossimo aggiornamento del Contratto di programma stipulato con Anas per gli investimenti sulla rete stradale di interesse nazionale. Un passaggio fondamentale, richiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, affinché i fondi siano immediatamente previsti in questa legge di bilancio.

La Commissione Europea ha però richiesto una compensazione dell’opera per un intervento indiretto sul Sito di interesse comunitario (Sic), cioè una modifica del percorso nel tratto dopo il Castello che attraversa il torrente Kant e va a ricongiungersi con la statale 21 del Colle della Maddalena, oltre l’abitato di Demonte.

L’opera sarà appaltata nell’anno in corso. Il completamento della progettazione definitiva e l’avvio delle procedure approvative sono previsti entro la fine del mese di dicembre 2023.

Lo scorso 30 dicembre 2023, in occasione della discussione e approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, è stato chiesto stanziamento dei fondi necessari per i lavori delle opere infrastrutturali, essenziali per la vivibilità e la viabilità in Valle Stura e l’impegno del governo per dare il via ai lavori per l’installazione di paravalanghe sul tracciato della strada statale del Colle della Maddalena e l’avvio dei lavori per il raddoppio del ponte dell’Olla.

Soggetti coinvolti

ANAS S.p.A., Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Ministero dell’Ambiente, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Unione Montana Valle Stura, Comune di Demonte.

Cronoprogramma

2024
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2027
in ritardo

Dettagli prossima fase

Ottenimento del parere positivo da parte del MIBAC e predisposizione del progetto definitivo. I tempi di realizzazione sono stimati in 5 anni dall'apertura dei cantieri.

Copertura finanziaria

  • Disponibili 50 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 0 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Progetto definitivo

Progettazione

Il progetto attuale, il quinto dal 2002 ad oggi, prevede la realizzazione di una nuova strada di 2,72 km, su un'unica carreggiata, a due corsie con una galleria di 638 metri e un viadotto sul Rio Cant prima di giungere alla SS21. Il percorso parte a circa 1 km a monte dell’abitato di Demonte in una nuova rotatoria da realizzarsi vicino alla Centrale Enel in località Bagnulin, per poi passare su un viadotto di 324 metri fino ad arrivare al Rio Cant. Superato il Rio, attraverso la realizzazione di un secondo viadotto di 135 metri, si entra in una galleria di 638 metri (realizzata a 75 metri sotto la collina dove si trovano i ruderi del Forte della Consolata) superando il colle in località Podio e arrivando, con un tratto di strada rialzato di circa 2 metri, fino alla nuova rotatoria che verrà collocata a valle di Demonte.

L’opera rientra nelle tipologie elencate nell’Allegato II bis alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 al punto 2) Progetti di infrastrutture lett. c) strade extraurbane secondarie di interesse nazionale ed è inserita nel Piano degli investimenti 2007/2011, nel Contratto di Programma 2014 nonché nel Contratto di Programma 2016/2020 tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Anas S.p.A.

Nel 2019 a seguito del rilascio del parere positivo da parte del Ministero delle Infrastrutture e de Trasporti e del Ministero dell’Ambiente, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha espresso, ad ottobre 2019, parere negativo con il conseguente blocco della Conferenza dei Servizi. L’11/12/2019 a Roma si è tenuto un incontro per lo sblocco dell’opera poiché secondo il MIBAC la galleria di esodo sotto la collina del Podio comprometterebbe il bene culturale costituito dai resti del forte della Consolata. Con una nota del 4/02/2020 il MIBAC ha confermato il suo parere negativo per la realizzazione dell’opera anche a fronte dell’inserimento, nel progetto, di misure di mitigazione ambientale per la tutela del forte della Consolata. La questione, quindi, è nelle mani del Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DICA).

Costo dell'Opera

50.100.000

Dettaglio Costi

Il costo complessivo dell'opera ammonta a 50,1 mln di euro.

Finanziamenti disponibili

50.100.000

Dettaglio Finanziamenti

L'intero importo è stato finanziato dal Contratto di Programma Mit-Anas 2016–2020.

Criticità

Tecniche

L'opera - che sarebbe pronta a partire - risulta ferma da due anni a Roma per il parere discordante tra ministero dell’Ambiente (favorevole) e quello per i Beni e le attività culturali (Mibac), che ha detto «no» alla galleria sotto la collina del Podio di Demonte, per tutelare i resti dell’antico forte della Consolata.