
Il territorio di Asti-Alessandria vanta una vocazione naturale come retroporto della Liguria. Il Terzo Valico (tratta italiana del Corridoio Reno-Alpi) è in via di ultimazione e nel 2024 verrà già utilizzato per il trasferimento delle merci dai porti liguri, di Genova e di Savona, verso il cuore dell’Europa.
La tangenziale sud-ovest di Asti è un’opera connessa al completamento dell’Autostrada A33 Asti-Cuneo. Il collegamento sud-ovest ricopre una importanza strategica per l’intero territorio astigiano per due ragioni:
La facilità di collegamento della città e dell’Autostrada A21 al sud astigiano, inoltre, incide positivamente anche sullo sviluppo economico del territorio provinciale, con riferimento particolare al settore turistico connesso al riconoscimento dei territori UNESCO e al settore dell’enogastronomia in crescente sviluppo.
Siglata la convenzione tra Regione, Provincia di Asti, Comune di Asti e Anas, lo stesso ha 180 giorni di tempo per completare lo studio che, una volta consegnato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, consentirà lo sblocco dei 40 milioni di euro per la realizzazione che la Regione aveva chiesto a Roma nel novembre 2021 e il cui stanziamento è stato approvato dal CIPESS.
Come indicato nella convenzione, la Regione Piemonte coordina, insieme alla Provincia di Asti, un gruppo di lavoro costituito dai tecnici degli enti sottoscrittori al fine di monitorare le attività e consentire la rapida risoluzione delle problematiche che dovessero eventualmente presentarsi.
Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti, ANAS
Il progetto prevede un percorso lungo 6 km, dei quali 1,5 Km in galleria. Complessivamente, la soluzione fino ad oggi prospettata prevede la realizzazione di un viadotto sul Tanaro, la doppia galleria sotto la collina di Valle San Pietro e l’attraversamento del Sic Stagni di Belangero. L’asse principale si svilupperebbe nella direzione Nord-Sud, allacciandosi a Nord con la SR10, in prossimità dello svincolo Asti-Ovest dell’autostrada A21 Torino-Piacenza e, a Sud, con l’innesto nell’autostrada A33 Asti-Cuneo, in prossimità della località Rocca Schiavino.
Il nuovo collegamento stradale in direzione Sud Ovest consentirà di decongestionare Asti dal traffico quotidiano attraverso il centro cittadino realizzando così una naturale connessione tra la zona Nord e quella Sud non solo della città ma dell’intero territorio. Servirà i 75.000 abitanti del capoluogo, che oggi hanno a disposizione un solo ponte per attraversare il fiume Tanaro con i conseguenti problemi di traffico e di inquinamento ambientale, ai quali si aggiungono i 60.000 abitanti del Sud-Astigiano anch’essi obbligati a transitare sul medesimo ponte per raggiungere l’unico presidio ospedaliero del territorio astigiano.
Costo previsto di 100ML€ inseriti nel Recovery Found.
Nel 2021 la Regione Piemonte ha dato il via libera al finanziamento, con 400 mila euro, per lo studio progettuale, in capo al Comune di Asti, che permetterà il collegamento tra la A21 Torino – Piacenza, la A33 Asti – Cuneo, la SP10 «Padana Inferiore», la SS706 «Tangenziale Est di Asti», la SS456 «del Turchino».
Finanziamento CIPESS di 40 milioni di euro già approvato il 4 febbraio 2022.
Non si possono nascondere le criticità connesse ai vincoli paesaggistici, né l’impatto sulla bellezza del territorio: tuttavia, se l’aspetto paesaggistico non è da sottovalutare, non lo sono neanche quelli ambientali connessi alla salute dei cittadini astigiani, oggi ostaggio di un basso livello di salubrità dell’aria, né la sicurezza delle arterie stradali oggi pesantemente compromesse lungo l’intero anello costituito da corso Savona, Gramsci, Don Minzoni e Torino.