
Il progetto della Tangenziale Sud-Ovest di Asti è un’infrastruttura strategica volta a migliorare i collegamenti stradali nel territorio astigiano e ridurre il traffico urbano. L'opera è strettamente connessa all'Autostrada A33 Asti-Cuneo, consentendo un rapido accesso al sistema autostradale e agevolando il transito tra il sud astigiano e il capoluogo.
I principali obiettivi del progetto sono:
Migliorare la mobilità regionale, collegando in modo più efficiente la provincia di Asti con la rete autostradale A21 e A33.
Ridurre il traffico urbano nel centro di Asti, alleggerendo la viabilità interna e abbattendo i livelli di inquinamento atmosferico.
Favorire lo sviluppo economico e turistico della zona, con particolare attenzione ai territori riconosciuti dall'UNESCO per l’enogastronomia e il patrimonio culturale.
Creare un nuovo ponte sul Tanaro, garantendo un’alternativa agli attuali collegamenti stradali insufficienti
La facilità di collegamento della città e dell’Autostrada A21 al sud astigiano, inoltre, incide positivamente anche sullo sviluppo economico del territorio provinciale, con riferimento particolare al settore turistico connesso al riconoscimento dei territori UNESCO e al settore dell’enogastronomia in crescente sviluppo.
Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti, ANAS.
Il progetto prevede un percorso lungo 6 km, dei quali 1,5 Km in galleria. Complessivamente, la soluzione fino ad oggi prospettata prevede la realizzazione di un viadotto sul Tanaro, la doppia galleria sotto la collina di Valle San Pietro e l’attraversamento del Sic Stagni di Belangero. L’asse principale si svilupperebbe nella direzione Nord-Sud, allacciandosi a Nord con la SR10, in prossimità dello svincolo Asti-Ovest dell’autostrada A21 Torino-Piacenza e, a Sud, con l’innesto nell’autostrada A33 Asti-Cuneo, in prossimità della località Rocca Schiavino.
Il nuovo collegamento stradale in direzione Sud Ovest consentirà di decongestionare Asti dal traffico quotidiano attraverso il centro cittadino realizzando così una naturale connessione tra la zona Nord e quella Sud non solo della città ma dell’intero territorio. Servirà i 75.000 abitanti del capoluogo, che oggi hanno a disposizione un solo ponte per attraversare il fiume Tanaro con i conseguenti problemi di traffico e di inquinamento ambientale, ai quali si aggiungono i 60.000 abitanti del Sud-Astigiano anch’essi obbligati a transitare sul medesimo ponte per raggiungere l’unico presidio ospedaliero del territorio astigiano.
A marzo del 2023 La Regione Piemonte d'intesa con il Comune di Asti e la Provincia di Asti ha commissionato ad Anas la progettazione del Collegamento Sud-Ovest. Anas ha presentato lo studio di fattibilità che comprende 5 ipotesi:
Alternativa 1: L’inizio del tracciato è sulla SS231 da qui prosegue verso nord, oltrepassa il fiume Tanaro e costeggia a nord/est l’area del Golf Club. Il tracciato si innesta con la SP8 tramite un’intersezione a rotatoria e prosegue con una galleria naturale nelle colline tra Borbore e Tanaro per poi dirigersi verso la SR10 dove si innesta sulla rotatoria esistente in prossimità della città di Asti. Prevede un tracciato in nuova sede lungo 5,25 km, di cui 1,24 km in galleria e 2,4 km circa di tratti in viadotto compreso il viadotto sul Tanaro, lungo 520 metri.
Alternativa 2: Lo sviluppo dell’asse viario è progettato poco più a sud rispetto all’alternativa 1. Il tracciato attraversa il fiume Tanaro a sud del Golf Club. Dopo l’intersezione con la SP8 prosegue con una galleria nelle colline tra Borbore e Tanaro per poi uscire sul lato nord e dirigersi verso la SR10. Il tracciato si estende per circa 4,9 km tra la SS231 all’altezza del km 5,700 e la SR10 in prossimità di Asti. Previsto un tracciato in galleria per 1,52 km complessivi e 2,1 km di viadotti.
Alternativa 3: Il tracciato si sviluppa per 6,2 km tra lo svincolo di Corso Savona, sulla SS231, e la SR10 presso Asti. Anche in questo caso sono previsti l’intersezione con la provinciale 8, tratti in galleria per un’estensione complessiva di circa 1,3 km e in viadotto per 2,6 km circa.
Alternativa 4: Consiste nel collegamento tra la statale con la A33 circa 4 km più a sud rispetto alle tre alternative precedenti, in località Isola d’Asti, e un innesto con la SR10 circa 1,5 km più a ovest. Allo stesso tempo la lunghezza del tracciato è significativamente superiore, con un’estensione pari a circa 7,5 km dei quali 2 km in viadotto e 3,25 km in galleria.
Alternativa 5: Come nel caso dell’alternativa n.4 anche in questo caso l’innesto con la A33 è previsto a Isola d’Asti, all’altezza del km 64,200. Da qui prosegue in direzione nord fino a superare il Tanaro per poi affiancare l’alveo del fiume e la SP8. Prima di raggiungere il Golf Club il tracciato svolta a sinistra e ricalca il percorso dell’alternativa n. 2 (gialla) inserendosi in galleria nelle colline tra Borbore e Tanaro e prosegue fino all’intersezione con la SR10. Il tracciato si estende per 8,25 km di cui circa 2 km in viadotto e circa 1,5 in galleria.
La valutazione sui livelli di sostenibilità delle alternative individuate è stata condotta attraverso l’analisi e la quantificazione, per ciascuna alternativa, di quattro macro-criteri relativi alla fattibilità tecnica, la sostenibilità ambientale, trasportistica ed economico-finanziaria. Ogni ipotesi di tracciato è stata suddivisa in due lotti. Il primo per il collegamento tra la A33/SS231 e la SP8 e il secondo per l’innesto tra la SP8 e la SR10.
Costo previsto di 100ML€ inseriti nel Recovery Found.
Nel 2021 la Regione Piemonte ha dato il via libera al finanziamento, con 400 mila euro, per lo studio progettuale, in capo al Comune di Asti, che permetterà il collegamento tra la A21 Torino – Piacenza, la A33 Asti – Cuneo, la SP10 «Padana Inferiore», la SS706 «Tangenziale Est di Asti», la SS456 «del Turchino».
Finanziamento CIPESS di 40 milioni di euro già approvato il 4 febbraio 2022.
Sono in corso negoziati con il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Piemonte per ottenere finanziamenti aggiuntivi, con la possibilità di attingere a fondi europei e al PNRR.
Vincoli Paesaggistici: L’opera attraversa aree di pregio ambientale, generando dibattiti sulle possibili conseguenze per il paesaggio.
Impatto Ambientale: L’inquinamento atmosferico nella città di Asti è un problema critico, e l'opera è considerata fondamentale per migliorare la qualità dell’aria e la sicurezza stradale
Le valutazioni ambientali in corso analizzeranno l’impatto del progetto sulle aree sensibili, con l’obiettivo di ridurre al minimo le criticità e adottare misure di mitigazione.
Fondi Insufficienti: La mancanza di copertura finanziaria per l’intero progetto rappresenta un ostacolo significativo.