
L’opera è inserita nella serie degli interventi strategici della Legge Obiettivo come un’infrastruttura essenziale nel disegno complessivo dei traffici e delle comunicazioni che dalla Pianura Padana si irradia verso l’Europa e il Mediterraneo. Il collegamento autostradale Asti-Cuneo ha una lunghezza complessiva di 90 km e si divide in due tronchi, interconnessi tra loro da un tratto dell’autostrada A6 Torino-Savona:
Dopo anni di ritardi e dibattiti, l’ultima parte della A33 da completare tra Cherasco e Alba è stata sbloccata con la rinegoziazione da parte del Governo e il concessionario autostradale dei lavori e delle concessioni. A marzo 2020 la società concessionaria, del Gruppo Gavio, ha avviato le attività per l’esproprio dei terreni. A maggio 2020 il CIPE ha approvato il piano economico finanziario per l’ultimazione dell’opera. Il nuovo piano anticipa la scadenza della concessione autostradale al 2031, modifica che, rivedendo i termini della proroga originariamente prevista, fa decadere l’obbligo di notifica ai competenti organi della Commissione Europea sulla concorrenza. Il Governo quindi procederà col ritiro della richiesta di parere già inviata alla Commissione. Il piano prevede poi che sulla tratta non venga realizzato alcun aumento tariffario sino al 2022, mentre dal 2023 gli incrementi nei pedaggi dovranno procedere entro la soglia annua del 2,20%. A novembre 2020 si è tenuto un vertice in videoconferenza tra il Mit e la Regione Piemonte sulle opere urgenti piemontesi; tra queste anche l’Asti- Cuneo per la quale il Ministro De Micheli ha firmato il decreto interministeriale, controfirmato dal ministro dell’Economia, per completare tutta la parte autorizzativa per l’apertura del cantiere ed ha sottolineato la richiesta molto forte dei parlamentari di poter seguire i tempi autorizzativi delle opere connesse alla realizzazione dell’autostrada. Nel corso dell’incontro è emersa la richiesta per l’accesso gratuito agli ospedali di Alba e Bra dall’autostrada e su questo il Ministro ha dichiarato che saranno fatti ulteriori approfondimenti non appena saranno definiti i dettagli di dei pedaggi. Con la firma del decreto interministeriale si è concluso l’iter burocratico. Alla scadenza della concessione relativa alla tratta autostradale A4 (Torino-Milano), nel 2026 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, affiderà congiuntamente le due tratte (A33 Asti-Cuneo e A4), pur potendo avviare la gestione unitaria a fine 2031. Il completamento della nuova autostrada consentirà un importante fattore di valorizzazione e sviluppo del territorio a forte vocazione turistica ed industriale.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Piemonte, Provincia di Asti, Provincia di Cuneo, ANAS S.p.A, Autostrada Asti Cuneo S.p.A
La sezione autostradale è composta da 2 corsie a cui si aggiunge una terza corsia di emergenza per senso di marcia. Il primo tronco è completato e operativo tranne per la tratta del lotto 1.6, riguardante la tangenziale di Cuneo per un’estensione di 3,8 km. Per il completamento autostradale tra le città di Asti e Cuneo resta da realizzare il lotto 2.6, della A33: da Roddi- Diga Enel che si estende per 9,7 km, oltre il raccordo funzionale alla Tangenziale di Alba. Il lotto viene ancora diviso in due tronchi parziali:
Attualmente si prevede la realizzazione del tronco 2.6B, verso Alba, che si sostiene mantenga il progetto originario, mentre per il tronco 2.6A, verso Bra, si attende l’individuazione di un nuovo tracciato a seguito dell’eliminazione del progetto della galleria di Verduno. L’ultimazione di tale lotto insieme al raccordo funzionale dal lotto 2.6 alla tangenziale di Alba e la messa in sicurezza della tangenziale di Alba (ex lotto 2.5), consentirà di costituire un corridoio di collegamento tra il casello di Asti Est dell’A21 (Torino-Piacenza) ed il casello di Marene dell’A6 (Torino-Savona). La riprogettazione del tronco 2.6A verso Bra e la fine dei lavori richiederà, invece, altri 3/5 anni.
Per quanto riguarda le opere connesse, il 5 aprile 2019 si è riunito, sotto la Regia dell’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Gabusi, il tavolo per la definizione delle opere complementari della A33. Al tavolo erano presenti i rappresentanti di: Città di Bra, Città Di Alba, Città di Asti, Città di Cuneo, Provincia di Asti e Provincia di Cuneo. Durante l’incontro è stato stilato l’elenco delle opere da trasmettere al Presidente del Consiglio Conte e al Minisitro Toninelli per un loro inserimento nella trattativa con il concessionario per il completamento della A33. Le richieste riguardano i seguenti interventi:
Il suddetto elenco di interventi è stato trasmesso formalmente al Presidente del Consiglio e al Ministro il 9 aprile 2019.
Il costo dell’opera complessiva (90 km) ammonta a 1.457.468.000€, mentre per il completamento dell’opera (Cherasco- Alba) il costo è di 350.000.000€ da realizzarsi nei prossimi 4 anni.
Rispetto al costo complessivo, 782 milioni di euro sono stati finanziati con contributo pubblico, mentre la rimanente quota è a carico della Società concessionaria Asti-Cuneo Spa.
Visioni discordanti tra l’allora Ministro Delrio e il Ministro Toninelli hanno protratto i tempi in quanto si è negoziato con la Società concessionaria un nuovo piano finanziario approvato in via definitiva nel maggio 2020.